Questa sera si gioca la partita con la P maiuscola, si sfidano Napoli e Juventus match valido la 18ma giornata di Serie A.
Contrapposte vediamo la squadra che ha segnato il maggior numero di gol in questa stagione e la squadra che ne ha subiti di meno.
La squadra partenopea arriva al match con una sola sconfitta in campionato, mentre il club bianconero si presenta con 8 vittorie nelle ultime 8 giornate, tutte senza subire neppure un gol.
Il Napoli recupera il difensore Kim, dall’altra parte invece recuperato Bremer, Chiesa dovrebbe partire dalla panchina per poi subentrare e dare il suo contributo a partita iniziata come anche nelle ultime due partite.
Partita da dentro o fuori per lo meno per la Juventus, in caso di vittoria si porterebbe a soli 4 punti dalla capolista, mentre con la sconfitta scivolerebbe a 10 punti dal primo posto, secondo Furio Focolari “la Juve oggi ha più possibilità di fare risultato contro il Napoli rispetto a qualche mese fa, poiché il club partenopeo prima della pausa mondiale era imbattibile come ha anche dimostrato in Champions League vincendo 5 partite su 6, mentre i bianconeri in Europa avevano collezionato 5 sconfitte su 6, adesso invece le cose sono leggermente cambiate, Allegri è riuscito a trovare una quadra alla sua squadra, che pur non giocando troppo bene riesce a portare a casa il risultato con il suo famoso corto muso“.
Il pareggio potrebbe essere il risultato più probabile, consentirebbe al Napoli di tenere il distacco dai suoi inseguitori mentre alla Juve di rimanere in corsa per lo scudetto, come di dice Roberto Pruzzo, “meglio due feriti che un morto“.
Scontro nello scontro è la sfida tra i due allenatori toscani, Spalletti e Allegri. Il primo può essere definito un perdente di successo, mentre il secondo un vincente senza gloria, perché nonostante tutte le coppe portate a casa è sempre stato criticato per il suo gioco come poi detto da Stefano Agresti “sono due allenatori profondamente diversi, uno fa il bel gioco il suo punto di forza, ma nel momento della verità gli è sempre mancato qualcosa, l’altro gioco meno spettacolare ma più concreto“.