Twitter ha truccato il dibattito sul Covid censurando informazioni vere. L’inchiesta di David Zweig su FreePress è solo la punta di un iceberg scavato negli ultimi mesi. Il tema è la censura pandemica che è imperversata sul social azzurro (ma ha zampillato anche altrove) venuta fuori grazie a diversi giornalisti statunitensi, facilitati dall’avvento del nuovo CEO Elon Musk.
La procedura era semplice, e non si tratta di shadowban o censure morbide in stile Facebook, ma di una vera e propria azione alla Trump: centinaia di profili – soprattutto eminenti medici – spariti dalla piattaforma per mesi. Le opinioni sul virus erano (guarda caso) quelle considerate “alternative” al chiusurista e allarmista mainstream.
Dopo Matt Taibbi, Michael Shellenberger, Leighton Woodhouse, Abigail Shrier, Lee Fang, il giornalista David Zweig ha chiarito ulteriormente i modi con cui la piattaforma produceva desaparecidos digitali, che comprendevano liste nere di account dissenzienti.
“Twitter ha soppresso le visualizzazioni, e non solo quelle di giornalisti come Berenson. Sono stati presi di mira anche molti professionisti della medicina e della sanità pubblica che hanno espresso punti di vista o addirittura citato risultati di riviste accademiche accreditate in conflitto con le posizioni ufficiali. Di conseguenza, sono scomparse scoperte legittime e domande sulle nostre politiche Covid e sulle loro conseguenze“.
“Nella mia revisione dei file interni” scrive ancora Zweig, “ho trovato numerosi casi di tweet su vaccini e politiche pandemiche etichettati come “fuorvianti” o rimossi completamente, a volte provocando la sospensione dell’account, semplicemente perché deviavano dalla guida del CDC o differivano dalle opinioni dell’establishment.
Quando l’amministrazione Biden è subentrata” (ma anche Trump si intromise sulle politiche della piattaforma), “la sua agenda per il popolo americano poteva essere riassunta così: abbi paura del Covid e fai esattamente quello che diciamo per stare al sicuro.
Uno dei primi incontri dell’amministrazione Biden riguardava proprio il Covid, con un focus sugli ‘account anti-vax’, secondo un riepilogo della riunione di Lauren Culbertson, responsabile USA della Public Policy di Twitter.
Erano particolarmente preoccupati per Alex Berenson, un giornalista scettico sulle restrizioni e sui vaccini a mRNA: aveva centinaia di migliaia di follower sulla piattaforma“.
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