50 è il numero da giocare questo sabato sulla ruota di NAPOLI, uscito vincitore anche dal temuto derby campano contro la Salernitana.
50 come i punti ottenuti nel girone di andata dalla squadra di Luciano Spalletti, frutto di 16 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta.
Ruolino di marcia impressionante che, in passato, ha sempre garantito lo scudetto a chi è riuscito a raggiungere questa quota nella prima metà del campionato.
Eh già… perché finalmente si è raggiunto il giro di boa del campionato: il 50… per cento, appunto.
Nel pomeriggio di Salerno, gli azzurri hanno dovuto faticare molto per riuscire a trovare la via della rete… arrivata solo all’ultimissimo istante della prima frazione, grazie a un gol del calciatore che tra le tantissime, rappresenta forse la chiave più importante del Napoli: il primo tassello di questo campionato finora magico è stato, senza dubbio alcuno, la scelta di eleggere Giovanni DI LORENZO come capitano della squadra.
Il mortifero uno-due azzurro si compie al terzo minuto della ripresa con l’ormai solita rete di Victor Osimhen, autore nuovamente di una prova maiuscola su tutto il fronte dell’attacco.
I partenopei hanno poi gestito il risultato con quasi irrisoria facilità (possesso palla superiore al 75%), con l’unica conclusione granata, invero pericolosissima, arrivata però solo a fronte di uno sfortunato rimpallo che ha liberato al tiro Piatek su cui Meret è stato straordinario nel deviare sul palo.
Tra le righe, Luciano Spalletti ha comunque voluto mandare un messaggio ai giocatori, e forse pure alla stampa, che probabilmente è sembrata non capire a chi il tecnico ha voluto attribuire la maggiore responsabilità per l’uscita dalla Coppa Italia di martedì scorso contro la Cremonese: non è infatti vera la narrazione che le seconde linee erano in vantaggio 2-1, mentre l’ingresso dei titolari ha determinato il 2-2 finale e l’eliminazione avvenuta ai rigori (come da quasi ogni parte si è potuto leggere).
La verità è che il tecnico del Napoli, così come i tifosi più attenti, ha ritenuto molto più responsabile le cosiddette seconde linee, dalle quali ci si doveva aspettare una grande risposta e una “semplice” vittoria da poter gestire facilmente: non è stato così.
E assolutamente non a caso, quest’oggi (mai accaduto finora in stagione nel Napoli… così come davvero quasi mai si vede in nessun campo d’Europa da quando è stata introdotta la regola delle cinque sostituzioni) Luciano Spalletti ha tenuto in campo la squadra titolare per 85 minuti (effettuando i primi cambi solo quando ormai il risultato era pressoché acquisito).
Ad ogni modo, l’eliminazione dalla Coppa Italia, certamente non voluta da squadra e società, costituisce certamente un ulteriore vantaggio per il Napoli che potrà concentrarsi ancora di più sul campionato (e magari anche sulla Champions League) senza disperdere energie che possono rivelarsi preziosissime nella seconda metà della stagione.
La strada infatti è ancora lunga. Il cammino è solo al 50 per cento.
Vittorio de Gaetano