Al Museo Crocetti di Roma il 28 gennaio 2023 è stato un successo: il vernissage della mostra internazionale di MOD’ART ROME INTERNATIONAL.
L’opening della mostra è il primo di una serie di appuntamenti che vedono la MOD’ART ROME INTERNATIONAL di Sabina Prati e Sladana Krstic inclusa nel calendario di Alta Roma in Town 2023
Sabina Prati, già patron del Festival Moda Italia e International e del Moda Roma Awards, è anche direttrice Artistica e titolare dell’agenzia di modelle Sabina Prati Eventi Moda.
Sladana Krstic stilista e imprenditrice, fashion designer di Alta Moda è la titolare del brand QueenMood Couture, vincitrice di premi e riconoscimenti importanti dedicati alla moda. Tra questi il contest andato in onda nel programma Rai “Detto Fatto”.
Un dialogo tra Arte e Moda che, in questa prima edizione del Mod’Art Rome International, ha già fatto parlare molto di se e già si è fatta apprezzare sullo scenario nazionale e internazionale.
Una location di tutto rispetto quello del Museo Crocetti, museo di arte contemporanea dedicato all’opera dello scultore italiano Venanzo Crocetti. Una struttura nata per dare spazio all’arte e alle opere di grandi dimensioni dello scultore che ha realizzato anche la Porta dei Sacramenti, la Porta di San Pietro.
Uno spazio dunque che, come in un dialogo che continua nel tempo, viene dato agli artisti contemporanei. Ed è proprio questo uno degli intenti delle organizzatrici della manifestazione, Sladana Krstic e Sabina Prati, che con il loro format Mod’Art Rome International perseguono di promuovere giovani talenti sia nell’ambito dell’arte che della moda.
A questo prestigioso appuntamento sono in esposizione le opere di selezionati artisti italiani e cosmopoliti. Tra loro:
Cristoforo Russo, artista partenopeo proveniente dalla scuola del Maestro Vito Esposito di Torre del Greco. Molto suggestive le sue opere che oltre ad avere cromie accattivanti, parlano all’interlocutore attraverso un lessico pittorico allegorico che parte dalle opere, omaggio ai grandi Maestri del passato, che forse, anche influenzati dalla formazione giornalistica, affrontano in forma lieve ma per nulla superficiale, fatti contemporanei come guerra e Covid. Un risultato che offre una gustosa messa in scena e teatralità e le cui opere soddisfano i criteri della pittura figurativa tradizionale.
Paola Zannoni che in mostra è presente con opere astratte e di pittura informale, realizzate con la tecnica della lucente resina epossidica. Ci trasporta con empatia nella natura facendo volare l’osservatore nei celi rarefatti fino a scendere alle terre solide di madre natura. Un viaggio emozionale che diventa anche interiore fatto in primis dalla stessa pittrice, he lo consegna nelle mani del suo osservatore. Si scorgono attraverso le sue opere anche tratti del suo trascorso che riporta alla sua radice e dunque al paese natale attraverso colori dai sapori medioevali.
Restando in tema di corrente pittorica astratta è in mostra anche la pittrice Daniela Maier, artista Uzbeca facente parte dell’Associazione Internazionale di Diplomazia Culturale, dell’Unesco di Julia Benetti, Presidente dell’Associazione Diplomatica a Parigi che ha portato un delegazioni di artisti da lei selezionati.
Le realizzazioni di Daniela Maier colpiscono per le nuances piene di vitalità e colore che ne traferiscono la personalità viva oltre che l’essenza stessa dell’artista.
Un linguaggio di cromie comune anche all’artista Regina Belomytseva-Dahan. Attraverso la sua arte offre uno squarcio nel tempo e in una dimensione che porta ad un “altrove” che può essere stimolante ed immaginifico.
Tra le artiste portate in mostra da Julia Benetti, anche Natalia Grebenkova, che esprime una forte connessione con la natura da cui trae ispirazione. Nelle sue opere spesso scorgiamo i soggetti floreali che pone in scena come un bouquet di suggestiva e delicata raffinatezza in grado quasi di trasmette le essenze profumate, effuse dai fiori stessi.
Tatiana Le Metayer anche possiede quella forte connessione con la natura che esprime attraverso l’uso di una tecnica mista e la realizzazione di dipinti con soggetti dedicati agli animali, che molto la appassionano. Si spazia da quelli domestici, alla più esotica tigre, fino a soggetti che ispirano la libertà ed il volo come le ali di un uccello.
L’artista messicano Miguel Angel Acosta Lara, ci porta nella contemporanea “Digital Art” e anche lui, a suo modo, trasporta il suo interlocutore in un mondo fiabesco e di affabulante sogno. Una sapiente rielaborazione di fotografie che ha forti commistioni con l’arte anche surreale e dai richiami liberty. Prevalgono su tutti i soggetti femminili che l’artista adorna con composizioni floreali e con l’uso del color oro che arricchiscono la simbologia molto scenica di gusto cinematografico, con un risultato di grande effetto.
Aida Abdullaeva fa da trait d’union con la moda portando in scena al Museo la sua personale collezione di abiti Uzbechi anche con l’intento di promuovere la cultura di questo mondo. Una promozione che attua anche attraverso la sua Associazione Angeli. In mostra anche Sobirov Akbarali, stilista che in tandem con Aida arricchisce la collezione di abiti esposti.
Tantissimi gli ospiti intervenuti tra i quali anche la stilista Eleonora Altamore anche lei membro dell’Associazione Angeli con ospiti musicisti loro associati che hanno allietato l’evento con un sottofondo musicale dal vivo. Tra le ospiti intervenute anche la musicologa Stella Camelia Enescu.
L’evento è solo il primo di altri appuntamenti che si susseguiranno, inclusi nel calendario di Alta Roma e che saranno dedicati alla moda. L’apertura ufficiale di questa sezione è prevista il 31 gennaio 2023 alle 15:00.
L’evento vede il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Croazia il cui Ambasciatore Jasen Mesić darà il benvenuto ai convenuti, assieme ad Iva Pavic, Vice Capo Missione e Ministro Consigliere. A curare l’ufficio stampa è la giornalista Ester Maria Campese, giornalista direttore responsabile di Seven News Italia e gruppo editoriale ECM.
Sponsor dell’evento sono Adele Del Duca, Sitissimi di Pietro Sportelli e Polizza 4 you di Massimiliano Bartolucci.