“Da qualche giorno il Wall Street Journal – ma non solo – fa titoli dietrofront sui vaccini”. Per qualcuno una normale pratica deontologica: etica giornalistica vorrebbe che, in caso di errore, si pubblichi un titolo di uguale grandezza appena possibile dopo un errore. Epperò non se ne sono visti tanti di mea culpa negli ultimi anni da parte di chi rassicurava sulla protezione (salvo venir smentiti dai vertici di Pfizer) o terrorizzava su presunte recrudescenze del virus.
E allora ecco che subentra un’interessante teoria del Prof. Contri: “Se qualcosa inizia a filtrare anche sul mainstream vuol dire che sta cambiando qualcosa“.
Per Contri i colossi dell’informazione “hanno fiutato l’aria che tira, che Fauci è in grave difficoltà, che la narrazione che hanno sostenuto non regge più, ma anche che sempre più lettori si stanno orientando su fonti alternative”.
“Loro non cederanno, ma cederanno le loro argomentazioni“, ribatte il Prof. Meluzzi, “perché l’Inquisizione nel ‘600 crolla? Quello che stanno facendo i vari Von der Leyen, Fauci e i signori del mainstream è alla stregua dell’Inquisizione . I vari Galileo e Newton vincono la loro guerra perché a un certo punto non regge più il modello di Bellarmino, che pure aveva ottime ragioni. Lui aveva capito che gli altri avevano ragione, che Keplero e Copernico non erano pazzi. Semplicemente però diceva quello che dicono i signori del mainstream di oggi“, ma poi ha perso la legittimazione popolare.
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