Il cristianesimo fa parte, che lo si voglia o no, della nostra cultura: valori su cui probabilmente l’uomo è riuscito a crescere. Ma la Chiesa sarà sempre favorevole a questo sviluppo? Manterrà lo stesso ruolo e la stessa identità? “Nel mio libro ‘La fine del cristianesimo’ si porta un fatto evidente” – racconta Diego Fusaro – “Stiamo assistendo a una ‘scristianizzazione‘ generale. La civiltà dei consumi non tollera la sfera sacra e quindi la scaccia. A ciò non si oppone il Papa: si parla di green economy? Allora Bergoglio parla come una guardia forestale. Si parla di porti aperti? E allora parla come un operatore delle ONG, e così via. Non parla mai come Papa: non si discute mai di sacro e di anima. Francesco vuole obbedire al mondo, non a Dio. Ebbene Bergoglio sta alla Chiesa di Roma come Gorbaciov all’Unione Sovietica: come quest’ultima, anche la Chiesa si sta dissolvendo“.
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