Molte volte ci siamo interrogati sulla la ratio della Costituzione. In questo caso ci è parso opportuno, tramite la spiegazione del Professor Enrico Michetti, chiarire cosa si intende quando si parla di obblighi, nel caso specifico in relazione ai vaccini e all’imposizione degli stessi per il personale sanitario e non solo. Spiega Michetti: “L’articolo 32 della Costituzione dice al primo Comma che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti, C’è un comma successivo che dice ‘nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge’. È questo che trae un pochino in inganno. A questo punto i Padri costituenti hanno posto un’altra fase, un’altra proposizione importante, proprio perché non si potesse cadere nell’equivoco che è la legge non non può, in nessun caso, violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
E quindi qual è il limite reale degli obblighi? La Costituzione utilizza il termine violare, ma non a caso. Ecco perché dico estremamente complessa nella sua semplicità, perché far riferimento all’articolo 2 della Costituzione e non a caso in termini cronologici. L’articolo 2 dice la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Che cosa significa? Che ci sono dei diritti che i Padri costituenti hanno definito inviolabili. Perché ha scritto inviolabile? Perché l’uomo è inviolabile, è intangibile. Il corpo umano è intangibile. Quindi quell’obbligo dev’essere visto in perfetta correlazione, nel pieno rispetto della persona umana che non può essere mai violata”.
Fabio Duranti pone quindi l’accento su un paradosso vissuto nel periodi delle restrizioni causa Covid: “Quello che è garantito ad un condannato per omicidio non è più garantito a un medico, a un poliziotto, a un servitore dello Stato o un qualsiasi lavoratore solo perché non si fa una puntura. Vi rendete conto? È una tortura a tutti gli effetti, no? Quindi non possiamo partire dalla ratio che l’obbligo si traduce per il legislatore ini un diritto totale che ha sul nostro corpo“.