L’ignoranza della stampa sul naufragio di Crotone ▷ “Frontex non ha rilevato pericoli per la nave”

Il tema che apre le pagine dei giornali di oggi è la tragedia di Crotone, dove al largo della costa calabrese è affondata un’imbarcazione carica di migranti, causando la morte di decine di persone. Continuano le accuse nei confronti della Guardia costiera. Secondo Repubblica sarebbero passate 5 ore fra l’allerta e la risposta. Per capire meglio la vicenda ci affidiamo alle conoscenze di un esperto del diritto del mare Francesco Del Freo: “Dall’imbarcazione non è arrivato nessun SOS, non c’erano informazioni. É stata individuata la sua presenza da un aereo Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, e trasmessa prontamente alla centrale. Frontex ha ritrasmesso tutti i dati sulla posizione, le immagini a infrarossi, la rotta e la velocità dell’imbarcazione, senza indicare però la situazione di pericolo, all’ I.M.R.C.C. (Italian Maritime Rescue Coordination Centre). É stato valutato che non fosse necessaria un’operazione di recupero e soccorso, quindi è scattata quella di “law enforcement”, cioè di polizia anticrimine con l’obiettivo di arrestare gli scafisti“.

Prosegue Del Freo: “Di conseguenza è partita la Guardia di finanza che non aveva i mezzi per salvare i migranti con un mare fortemente mosso ed è dovuta rientrare, avvertendo la guardia costiera, che purtroppo è arrivata quando il naufragio si è già compiuto”. L’agenzia Frontex sulla vicenda ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Sono sempre le autorità nazionali competenti a classificare un evento come ricerca e soccorso”.

Sembrerebbe quindi al momento si tratti di una tragica fatalità, sicuramente la mancanza d’informazioni non ha permesso di rispondere in modo adeguato all’emergenza, ma probabilmente , secondo Del Freo “quando parliamo del mare dobbiamo sempre tenere conto di quanto sia una forza imprevedibile. Chi conosce il mare sa benissimo che nel giro di 10 minuti, un’onda può far ribaltare le imbarcazioni più solide.