Sono passati 10 anni da quando si insediò Bergoglio che i più considerano attualmente il Papa. In realtà Papa non è mai stato, nemmeno per un istante della sua vita. Se è vero, com’è vero che nel 2013 Joseph Ratzinger, ovvero Benedetto sedicesimo, rinunziò al Ministerium e non al Munus, sicché mantenne il Munus ponendosi in sede impedita e rendendo per ciò stesso invalide le elezioni di Bergoglio. La sede vacante in Vaticano si è avuta solo con la dipartita di Ratzinger il 31 dicembre del 2022.
Attualmente il Vaticano è senza il Papa. Sono stati quelli di Bergoglio, 10 anni di continuo attacco al Cristianesimo, con l’alibi del suo ammodernamento, con l’alibi dell’apertura permanente all’altro, con l’alibi della necessità di aprirsi al mondo.
Ebbene, questa apertura costante al mondo non ha cristianizzato il mondo che anzi è sempre piú sdivinizzato. Al contrario, ha scristianizzato il cristianesimo che nell’aprirsi si è sempre più svuotato.
Questa è l’essenza dell’operato di Bergoglio, uno svuotamento costante del cristianesimo nel nome dell’apertura all’altro e agli altri. Ora che Ratzinger non è piú, è come se Bergoglio avesse messo il turbo. in questi 3 mesi di assenza di Ratzinger ha fatto fare passi da gigante alla evaporazione finale della Chiesa di Roma.
Ancora pochi giorni addietro. Bergoglio apriva alla possibilità del matrimonio per i sacerdoti, cosa che in passato Peraltro aveva negato categoricamente e dunque contraddice se stesso violando anche in ciò uno dei principi cardinali del messaggio cristiano.
Poche settimane fa, per altro, Bergoglio ha bandito definitivamente la messa in latino per la prima volta nella storia del cristianesimo. La funzione storica di Bergoglio, al netto dei primi 10 anni del suo operato, è una soltanto quella di far precipitare nell’abisso il cristianesimo e i cristiani, illudendo questi ultimi che il vero cristianesimo coincida in toto con l’adesione cadaverica al verbo nichilista della Globalizzazione Neoliberale con un paradosso che è sotto gli occhi di tutti. Oggi il buon cristiano è di fatto indistinguibile dal buon consumatore. E quella proposta da Bergoglio è una fede low cost smart liquida che di fatto coincide con l’adesione al Verbo della Globalizzazione Neo liberale.
Una fede chiusa alla trascendenza e aperta al mundus. Accanto a questa dissoluzione fintamente Emancipativa vi è tuttavia ancora una vera chiesa, una vera chiesa che resiste. il piccolo gregge dei cristiani che vogliono piacere a Dio più che al mondo e che sanno bene come Pasolini colse meglio di ogni altro, che oggi il vero cristiano non può che opporsi con totale insubordinazione al mondo nichilista relativista dei mercati. Quel mondo che non vuole più saperne di Dio e della trascendenza.
Quel mondo che per ciò stesso è un mondo anticristiano e rispetto al quale il cristiano deve porsi in maniera anticonformista. Questo, in effetti è un buon modo per individuare un vero cristiano che oggi si trovi a proprio agio, come Bergoglio nel mondo della civiltà tecnonichilista relativista e liquida.
Il vero cristiano oggi si trova naturalmente all’opposizione rispetto a un mondo che non vuole più saperne nulla del Cristianesimo e di Dio.
Radioattività con Diego Fusaro – lampi del pensiero quotidiano