Le inchieste giudiziarie intrecciate con quelle giornalistiche stanno facendo luce su tanti aspetti tenuti in ombra per quel che riguarda la gestione della pandemia. Ospite di Francesco Borgonovo durante “Punto e Accapo” la giornalista Angela Camuso, autrice dei libri sulla pandemia “La vita che ci state rubando” e “Ma io la notte non dormo” ha dichiarato: “La vita che ci state rubando è uscito a gennaio 2021, quando praticamente nessuno osava opporsi alla narrazione dominante. Ci dicevano di questo virus da cui bisognava scappare tutti e che l’unica maniera per opporsi alla Pandemia era appunto sfuggire ai contagi. E per tantissimo tempo questa è stata la narrazione e lo sappiamo benissimo. Divieti e controlli, si parlava solo di questo e io iniziai a prendere questi appunti quando c’è stato il primo Lockdown a maggio del 2020. Io rimasi davvero scioccata per quello che stava accadendo, perché alla luce dei fatti, dei dati che già c’erano all’epoca, e io parlo dei dati dell’Istituto superiore di Sanità non c’erano assolutamente le condizioni per fare quel che è stato fatto, ovvero sovvertire sostanzialmente la Costituzione e togliere al Parlamento il suo potere legislativo, che sappiamo benissimo, fu preso dal governo con un blitz. Un governo che ha sostanzialmente dichiarato senza alcun tipo di fondamento, perché non c’erano ripeto le condizioni dal punto di vista dei dati, lo stato di guerra“.
Borgonovo pone l’accento anche su altri aspetti della gestione delle prime fasi di pandemia in Italia: “Una cosa ancora problematica oggi, di cui parlare, sono i casi delle persone di cui tu hai seguito nei sentiti tanti ed intervistati tanti delle persone danneggiate dagli effetti avversi“.
Replica Camuso: “L’inchiesta più importante che ho fatto sul Covid è stata quella sulle cure precoci negate ai malati di Covid. Ad ottobre 2020 ho scoperto che esistevano moltitudini di medici in Italia che stavano curando il Covid con successo e che avevano avvertito il Ministero di questo e l’allora vice ministro Sileri che oggi vediamo campeggiare nelle cronache giudiziarie. Scopro che il governo italiano e le autorità sanitarie sapevano che se il covid lo curavi subito c’era assolutamente una strada per curare, ma nonostante questo siamo andati avanti con questi protocolli tachipirine e vigile attesa. Grazie veramente a Mario Giordano che ha ha creduto a quanto segnalavo. Chiaramente lo abbiamo verificato e poi siamo andati avanti con questa grande inchiesta sulle cure negate, che sono la premessa di quello che è successo. Se il covid non fosse stato presentato alla gente come un male incurabile da cui tutti dovevamo fuggire con il lockdown prima e poi con i vaccini dopo non ci sarebbe stato nulla di quello che è successo. Compresa la follia criminale green pass e poi chiaramente la vaccinazione di massa a occhi chiusi prima indotta con bugie e poi lo sappiamo imposta di fatto con un ricatto infame. Tutto questo non sarebbe accaduto se ci fosse stato una un racconto sulla pandemia autentico“.