Il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia che richiede di ristrutturare entro 10 anni, cioè entro il 2033 tutti gli edifici residenziali dell’Unione Europea. La direttiva delle case Green potrebbe richiedere interventi di ristrutturazione su circa 5 milioni di edifici in meno di 10 anni.
Secondo la Commissione Europea, gli edifici residenziali in Italia sono circa 12,2 milioni. E di questi il 15% fa parte della classe più inquinanti, secondo le nuove classificazioni stabilite dalla Direttiva Europea. Il governo italiano ha espresso forti perplessità sulla direttiva Europea, tanto che la Camera dei Deputati ha presentato una mozione in cui ha dichiarato la propria opposizione alla normativa e l’impegno a battersi in sede Europea per scongiurare nell’ eventuale entrata in vigore. Secondo Giancarlo Picchetto, per esempio, l’Unione Europea non considera il contesto italiano diverso da tutti gli altri Paesi europei, per questioni storiche e di conformazione geografica. Evidentemente stare troppo chinati sulla scrivania a scrivere delle scempiaggini ha fatto dimenticare ai cervelloni di Bruxelles che il mondo non finisce con l’Europa, con Bruxelles, e che quest’ultima non è la maggiore responsabile dell’inquinamento globale.
Quando io leggo questo tipo di cose, come ciò che leggo da “Italia Oggi“: “Primo mattone per le case Green, in circa 10 anni, 5 milioni di edifici da ristrutturare“. Io penso che non sia un errore, cioè, questi non è che sono dei distratti, non è che sono chini sulle scrivanie no. Questi sono comperati dal sistema finanziario che semplicemente sta premendo. Perché sa una cosa. Ci sono delle intere aree europee e in particolare italiane, l’Italia tutta praticamente, che ha il livello di case di proprietà più alto di tutta Europa, molto più alto della Germania, molto più alto della Francia. Perché non sono soltanto problemi di conformazione del territorio, è stata una scelta fatta nell’arco di decenni per cui le generazioni che ci hanno preceduto in Italia hanno investito nel mattone.
Oggi, se passano queste direttive, perché ovviamente i governi si piegheranno come sempre hanno fatto al volere europeo, noi ci troveremo l’Italia comprata a prezzi di saldo e i proprietari di case che diventeranno degli affittuari di fondi speculativi internazionali. È un disegno bello chiaro che io vi dico con un po’ di anni in anticipo. Spero che davvero i politici italiani facciano qualcosa. Qualche dubbio ce l’ho.