“Non ho mai dubitato che quello che stessi facendo era sbagliato. Mi rifacevo a quello che avevo giurato il giorno in cui decisi di fare il medico“.
Era nel caos di Bergamo nel marzo 2020, ma fu anche tra i primi medici a mettere in atto la terapia domiciliare in barba alle indicazioni del Ministero della Salute. Eppure, come tanti altri, la Dott.sa Erminia Maria Ferrari ha ricevuto una moneta punitiva. Già, perché nel 2022, in seguito a un video in cui diceva la sua sulla vaccinazione ai bambini, subì un’audizione disciplinare dall’ordine: “Sentivo delle morti che cominciavano a moltiplicarsi e piangevo, piangevo”.
“Quel video lo rifarei altre 100 miliardi di volte“, dice presa dalla commozione in Senato.
E’ nella bellissima cornice di Sala Zuccari che i ricordi si fanno mesti, in occasione della presentazione dei libri “Ma io stanotte non dormo” e “La vita che ci state rubando” di Angela Camuso. “La categoria che ha maggior responsabilità in tutto questo è proprio quella dei medici, ci sono stati momenti in cui ho provato vergogna per loro, per quei messaggi assurdi che chi ha studiato e conosce i principi basilari dell’immunologia non può sentire come fossero realtà“.
“Cercai il dottor De Donno, non riuscii a parlare con lui ma la sua collaboratrice mi informò sui protocolli. Grazie a quelle informazioni io poi potei traghettare nei mesi successivi ad alcuni ospedali di Catania le informazioni che avevo ricevuto dal dottor De Donno per aiutare altri medici che volevano utilizzare la plasmaterapia. Voglio pensare che la rete di informazioni creata in quei giorni abbia aiutato alcune persone della provincia di Catania in terapia intensiva a guarire“.