Alessandro Capucci, cardiologo e direttore della storica Radiologia 1.
Scienziato ricercatore: insomma, un altro di quei medici che nelle prime fasi della pandemia Covid, sostenevano un certo tipo di cura: quella che Capucci descrive in “osservazione, palpazione, percussione, ascoltazione”.
Sì, perché quando iniziò il Covid non era una rarità che non fosse così.
“Tachipirina e vigile attesa“: la formula magica per sconfiggere la malattia era questa, il protocollo lo diceva chiaramente.
“Non è stato affrontato l’aspetto medico, come la giuramento di Ippocrate, come le scuole di medicina ci hanno sempre insegnato” ribadisce il dottor Capucci, che, nell’ambito della presentazione dei libri di Angela Camuso “La vita che ci state rubando” e “Ma io stanotte non dormo”, nella sala Zuccari del Senato, è intervenuto in merito al tema tanto discusso del Covid, anche visti i recenti sviluppi in merito all’inchiesta di Bergamo.
L’intervento di Capucci
“Si è parlato di scienza.
La scienza, prima di tutto, è conoscenza.
Si sapeva già com’era il Coronavirus alla fine del 2019: bastava andare su PubMed, guardare i lavori che erano stati pubblicati, soprattutto da autori cinesi in precedenza, e valutare che il Sars-Cov, quello del 2003, nell’87% era uguale al Sars-Cov 2.
Si sapeva già che dopo il settimo giorno, veniva la tempesta citochinina.
E quindi era chiaro che bisognava trattare da subito i pazienti. Noi sappiamo che in medicina ci sono dei tempi.
L’infarto miocardico dev’essere rivascolarizzato entro 2 ore. La morte cardiaca improvvisa, l’arresto cardiaco, va rianimato entro 5 minuti, e nella fattispecie, l’intervento con antinfiammatori, poi si è dimostrato recentemente essere assolutamente salvavita, va fatto immediatamente, come è sempre stato fatto nelle terapie delle influenze.
Ora, fra l’altro, si sa che i vaccini, cosiddetti, nelle patologie virali di tipo respiratorio sono sempre stati scarsamente efficaci.
Quindi si sapeva già: allora si è impedito al medico di fare il medico.
Quand’è che il medico esercita la sua professione nel modo migliore? Quando conosce la materia.
La scienza serve per dargli il background, le linee guida, tutto quello che volete.
Ma a questo deve aggiungere la anamnesi del paziente. La visita del paziente.
Si è venuto contro la base della professione medica“.