Sono passati più di tre anni ormai dall’inizio della diffusione del Covid-19 in Italia. Un periodo di tempo nel quale, riguardo al contenimento e alla natura del virus, ma anche alla soluzione tra cure e vaccini, tante e contraddittorie cose sono state dette. La vita di tutti gli italiani è stata condizionata fortemente dalle decisioni dei governanti e anche dalle comunicazioni fatte passare dai media. Nel corso di “Un Giorno Speciale” Fabio Duranti ha commentato un video che riassume le contraddizioni della gestione della pandemia, le valutazioni sulle mascherine, la natura delle chiusure, le zone rosse e molto altro: “Nel periodo della cosiddetta pandemia tutti i media più importanti non si sono posti dubbi. Quando chi vi sta parlando già parlava col professor Tarro, col professor Montagnier che dicevano guarda che la cosa è grave perché questa faccenda è artificiale. Danni ne farà. È necessaria la cura precoce, essere intelligenti per evitare problemi. Cosa che stava già accadendo in altri Paesi molto più liberi del nostro. Ma qui da noi, all’inizio, le prime cose che ci hanno detto è che era tutto a posto. Ridevano… dei deficienti“.
“Persone che dicevano no, è tutto a posto. E dopo andavano in giro che se la stavano facendo addosso con 40 punture, mascherate fino agli occhi. Cioè sbagliavano prima e sbagliavano anche dopo. Ma erano i comunicatori approvati dal sistema, quelli approvati. E allora qualcuno in rete si è preso la briga e lo ringraziamo di aver messo uno dietro l’altro questi filmati” continua Duranti, secondo cui uno dei problemi è che “ci siamo dimenticati di questi cialtroni“.
Diego Fusaro ospite di “Un giorno Speciale” propone un titolo per il video riassuntivo delle dichiarazioni contrastanti su Covid e restrizioni: “Eh se venisse proiettata nelle sale cinematografiche, questa pellicola dovrebbe intitolarsi lockdown cognitivo, il titolo perfetto che ci restituisce questo delirio di questi anni dell’emergenza, che è stata un’emergenza cognitiva e democratica. Anzitutto, naturalmente, perché effettivamente abbiamo visto la follia generalizzata predominare e chi ancora avesse continuato a utilizzare il logos sarebbe stato trattato come un delinquente. Giovani che venivano multati perché si baciavano, o addirittura ricorderai sotto Pasqua, i posti di blocco per beccare quelli che andavano a fare la scampagnata o a casa dei parenti. Abbiamo visto veramente il tramonto dell’occidente, compendiato in scene surreali che resteranno scolpite indelebilmente nella nostra mente”.
Lo stesso Fusaro cita due esempi molto concreti di medici che nel corso della pandemia hanno dispensato consigli “singolari” per prevenire la diffusione del contagio: “L’infettivologo Massimo Galli consigliava di fare molta attenzione perché ogni volta che si tirava lo sciacquone si produceva l’effetto aerosol. L’austero Pregliasco invitava a evitare i rapporti erotici e consigliava il fai da te, cose realmente capitate che nemmeno a volerle immaginare con piglio divertente ci si sarebbe riusciti”.