Leggo su Adnkronos che a Oristano in Sardegna, una maestra è stata sospesa per aver osato far pregare i bambini in classe.
“Una maestra nell’oristanese è stata sospesa per aver fatto pregare i bambini di una terza elementare. L’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale aveva sostituito una collega e con i bimbi aveva recitato il Padre Nostro e l’ave Maria. Aveva anche proposto di realizzare un piccolo rosario come braccialetto. Tutto ciò non era piaciuto da alcuni genitori e 2 madri si erano formalmente lamentate. L’iter ha fatto il suo corso e la maestra cinquantottenne del nuorese, a fine marzo si è vista notificare una sospensione di 20 giorni. Non potrà tornare a scuola fino al 15 aprile“. È una notizia che davvero non possiamo esimerci dal condannare e dal criticare. In effetti, quale che sia il nostro giudizio sulla religione cristiana, che siamo o che non siamo fedeli, poco importa, è innegabile che la religione cristiana faccia parte della nostra civiltà e della nostra cultura.
Lo disse anche nella forma più alta un filosofo, Benedetto Croce, che non era propriamente un credente, ma che nondimeno riconosceva l’importanza imprescindibile del cristianesimo come base della nostra civiltà e come momento formativo decisivo della coscienza storica occidentale. Si può senz’altro discutere della scelta della docente di far pregare i bambini in classe. Certamente, ma da qui ad ammettere, la possibilità di sospenderla per aver fatto pregare i bambini in classe mi pare davvero eccessivo anche perché viviamo in un tempo convulso e assai confuso, in cui paradossalmente i bambini vengono molto spesso educati alle teorie più bizzarre.
Ricordo quando in Friuli si fece l’esperimento di far vestire i bambini da bambine e le bambine da bambini per educare alla nuova mentalità open mind in ambito di gusti e di generi, ricordo ancora l’indottrinamento che sull’unione Europea viene fatto in molte scuole. Ebbene, lì non solo non si verificano sospensioni, ma addirittura chi osi mettere in dubbio la Catechesi Global liberista viene messo all’angolo. Bene, tutto questo ci porta a criticare aspramente direi in maniera asperrima questo episodio difendendo appieno le ragioni della docente e ripeto del tutto a prescindere che si creda o che non si creda.
Il cristianesimo è parte integrante della nostra civiltà e quello che è accaduto rivela una volta di più come stiamo assistendo alla evaporazione del cristianesimo. una vera e propria battaglia contro la religione cristiana, che la civiltà dei consumi conduce quotidianamente. è quello che già Pasolini aveva compreso perfettamente quando diceva già negli anni 70 che il Cristianesimo aveva trovato varie volte equilibri con il potere ma che con la civiltà nichilista e atea del capitalismo, non ci sarebbe riuscita dacché il capitalismo avrebbe liquidato il Cristianesimo, lo avrebbe battagliato senza precedenti, cercando infine di farlo estinguere.
Solo a quel punto il Cristianesimo sarebbe dovuto e potuto risorgere da sé come ha provato a fare per altro con Ratzinger, oppure si sarebbe suicidato definitivamente nella civiltà del capitale, come sembra oggi accadere con il sinedrio liberal progressista presieduto da Bergoglio.
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