Torniamo alla politica internazionale, anche se, voglio dire, non è che vada meglio, perché stanno trattando il tema della guerra come il tema dell’emergenza sanitaria: è presente troppo spesso una versione unica.
E tutto quello che va contro la versione imposta viene considerato “disinformazione”, viene segnalato e causa la chiusura dei canali.
Però di qualcosa dobbiamo pur parlare: non ci pieghiamo, non possiamo raccontare solo quello che vogliono loro.
Riprendiamo a spiegare quello che sta accadendo a livello internazionale.
La Cina ha concluso la sua invasione simulata di Taiwan.
Sono state fatte esercitazioni ed è arrivata anche una nave USA.
Le manovre cinesi sono iniziate dopo l’incontro avvenuto a Los Angeles tra il presidente taiwanese e lo speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, contro cui Pechino aveva minacciato risolute contromisure.
Kevin McCarthy nell’occasione ha ribadito la vicinanza degli Stati Uniti, che non so quanto sia positivo per Taiwan, dato che lo mette ancora più nel mirino della Cina. Ribadiamo anche che agli Stati Uniti, che si dichiarano vicini a Taiwan, in realtà interessa Taiwan essenzialmente per la questione dei microchip di cui Taiwan è leader mondiale.
Se non avesse quello, agli Stati Uniti non gliene potrebbe fregare di meno.
Però Kevin McCarthy ha colto l’occasione per dichiarare la vicinanza degli Stati Uniti.
“L’amicizia tra il popolo di Taiwan e l’America” – ha detto – “è una questione di profonda importanza per il mondo libero.
È fondamentale mantenere la libertà economica, la pace e la stabilità regionale“. Voi sapete che queste sono delle grosse provocazioni alla Cina, un po’ come gli Stati Uniti le fecero a suo tempo a Putin, costringendolo poi all’operazione speciale in Ucraina.
Ora sta facendo un po’ la stessa cosa su Taiwan con la Cina, perché far addirittura viaggiare il presidente taiwanese per andare in America a parlare con lo speaker della Camera, è una provocazione molto forte nei confronti dei cinesi.
E ancor peggio ricorderete l’ex speaker della Camera, Nancy Pelosi, che addirittura atterrò a Taiwan, ovviamente creando delle fortissime tensioni. La Cina ha avvertito che l’indipendenza e la pace di Taiwan sono scenari che si escludono a vicenda.
Ha detto chiaramente: “Non potete avere quella che voi chiamate indipendenza e pace nello stesso tempo.
Se volete l’indipendenza, andate incontro ad una guerra“.
La Matrix europea – La verità dietro i giochi di potere.