Questa segnalazione riguarda quasi 20 milioni di italiani.
Abbiamo mezza economia bloccata da segnalazioni che in qualche caso possono essere legittime.
Magari qualcuno che ha chiesto i soldi, poi non li ha voluti restituire perché ha voluto truffare le banche.
Quello è un altro conto: lì entriamo nella truffa. Ma teniamo presente che queste segnalazioni non entrano nel merito della problematica che ha portato il cittadino a non pagare la rata.
E qui voglio darvi la mia testimonianza perché qualcuno potrebbe dire: “Però ci hai appena raccontato che anche tu sei segnalato, quindi anche tu magari hai richiesto dei soldi che non hai voluto restituire“.
Vi spiego allora in cosa consiste questa segnalazione. E lo faccio raccontandovi una vicenda che mi ha coinvolto direttamente.
Tanti anni fa la mia famiglia aveva una attività.
Lavoravamo con il Servizio sanitario nazionale, con le ASL. Noi effettuavamo delle prestazioni sanitarie che poi l’ASL doveva rimborsare. Bene, in Campania le ASL pagavano i centri con esse convenzionati anche con dieci mesi di ritardo.
Avete sentito bene: lo Stato pagava l’imprenditore anche con dieci mesi di ritardo. Cosa assurda, impensabile.
E lo Stato non veniva iscritto in nessuna CRIF: non era segnalato come “cattivo pagatore”.
Non gli mettevano il bollino addosso. Eppure faceva passare dieci mesi senza pagare gli imprenditori.
Io adesso parlo nel comparto della sanità, perché è quello che ho conosciuto tramite la mia famiglia.
Ma la stessa cosa è avvenuta nel comparto dell’edilizia e in tanti altri comparti.
Ora, che cosa è accaduto in Campania (quindi con un’aggravante maggiore per questo porto la mia testimonianza)?
Qualcuno potrebbe dire: “Certo, lo Stato non ti pagava, ma tu non aspettavi dieci mesi per recuperare i tuoi soldi, perché esiste il ‘decreto ingiuntivo’. Quindi tu puoi ingiungere e chiedere il pagamento che non ti è stato dato dopo qualche qualche mese dalla scadenza“. No.
In Campania si sono inventati “l’impignorabilità delle ASL“.
Cioè tu potevi effettuare il decreto ingiuntivo ma non potevi pignorare le ASL: i soldi, comunque, non li recuperavi, il che vuol dire che quei dieci mesi di ritardo diventavano anni, motivo per cui tutti i finanziamenti che abbiamo come famiglia dovuto fare per pagare i dipendenti, per pagare le attrezzature, per anticipare tutto, ovviamente, non essendo rientrati i soldi dallo stato, si è finiti in CRIF come “cattivi pagatori”. Ma il cattivo pagatore era lo Stato, non era l’imprenditore.
L’imprenditore ha avuto il bollino di “cattivo pagatore”, ma chi non ha pagato è stato lo Stato, che ha poi costretto l’imprenditore a non poter pagare quella rata. Questo non viene tenuto conto da queste agenzie private che fanno le segnalazioni.
Quindi il cattivo pagatore sei tu. L’ergastolo finanziario lo danno a te e non lo danno dei giudici: non lo danno delle agenzie private, che a loro volta partecipate dalle banche. E dalle stesse banche a cui vendono i tuoi dati definendoti “cattivo pagatore”, in modo che la banca possa metterti il bollino addosso. E da quel momento in poi tu non puoi cambiare l’apparecchio a tua figlia, non puoi cambiare il telefonino, non puoi cambiarti la macchina, non puoi ristrutturare casa. E presto non potrai adeguarti alle direttive per la casa e ti faranno svalutare il tuo appartamento.
Les jeux sont faits. Il gioco delle tre carte. Il cerchio si chiude.
Ma questo è un sistema che riguarda milioni di persone.
Milioni di persone che, poverine, in tanti non sanno neanche di essere finiti in questo circuito.
Se ne accorgono quando vanno a fare un mini finanziamento, cosa che in tanti non possono fare.
Da una parte mettono un freno a mano all’economia, perché fermano interi comparti, ma nello stesso tempo bloccano i cittadini: ergastolo finanziario.
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