Nella notte sono stati abbattuti due droni che volavano sopra il Cremlino. Mosca accusa l’Ucraina di tentato omicidio di tipo “terroristico”. Non ci sono vittime né feriti, il Presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, non si trovava all’interno, ma ha dichiarato che ci saranno pesanti ritorsioni contro Kiev. Dall’Ucraina è arrivata subito la smentita: “Non abbiamo nulla a che fare con quanto accaduto“. L’ipotesi dell’auto sabotaggio l’abbiamo sentita già per il gas dotto e proprio su La Repubblica si legge che uno dei sospettati potrebbe essere il generale che guida l’intelligence militare Ucraina Kyrylo Budanov, che si occupò dei raid segreti in Russia.
Il quotidiano ci elenca infatti alcuni attacchi avvenuti su territorio russo dall’inizio della guerra: il 23 aprile a Rudnevo, il 2 marzo a Brjansk eccetera. La verità di questo abbattimento non la sapremo ovviamente, dato che in presenza di un conflitto, la propaganda di guerra da una parte e dall’altra manipola la verità. La Casa Bianca cerca di tirare il freno dichiarando: “Fin dall’inizio abbiamo scoraggiato gli ucraini dal colpire oltre i loro confini“, cercando di mantenere la guerra a una bassa intensità. Anche la Cina si è espressa chiedendo calma e cercando di spingere per la pace.