Ieri la Premier ha ricevuto alla Camera i leader dei partiti dell’opposizione per discutere di riforme e stabilità governativa.
“Le riforme non sono la priorità del Paese”, questa è la posizione del Partito Democratico riguardo la richiesta da parte di Giorgia Meloni di un’elezione diretta del Presidente del Consiglio e/o della Repubblica. Non tarda ad arrivare anche la contrarietà del Movimento 5 Stelle che dichiara un “no secco a premierato e presidenzialismo”. La riconferma anche da parte di Angelo Bonelli di Alleanza Verdi: “Abbiamo comunicato al presidente Meloni l’indisponibilità a sostenere le riforme sul presidenzialismo. Riteniamo che vada tutelata la figura del presidente della Repubblica e su questo faremo dura battaglia”. Calenda invece riconosce alla Meloni di essere “una Premier in ascolto e pronta al dialogo”, nonostante la stessa Azione a gran voce dice “no al presidenzialismo. Le riforme sono urgenti ma non si possono lasciare indietro temi come il Pnrr, la sanità, i redditi”.
Dopo la discussione, la nuova segretaria del Pd Elly Schlein dichiara “Servirebbe una legge sui partiti e una sui conflitti di interesse“, analizzando sei specifiche proposte che, di base, ruotano attorno allo “stop delle liste bloccate”.
La Redazione