Negli scorsi mesi sono fuoriuscite novità in merito alla vicenda Covid & Co.
Dai vari documenti scovati da Mario Giordano di Fuori dal Coro ai molteplici studi mostrati al Parlamento europeo in occasione dell’International Covid Summit, emerge che questioni riguardanti le mascherine o il lockdown diventano più controverse che mai.
Per non parlare dei vaccini, o ancora, delle restrizioni e prevenzioni attuate (?) nella primissima fase della pandemia.
Quella che dovrebbe essere, in teoria, analizzata dalla Commissione d’inchiesta annunciata qualche mese fa.
Nel maggio 2020 l’ex funzionario Oms Francesco Zambon pubblicava un report.
Sotto la lente d’ingrandimento c’era quel piano pandemico che doveva essere aggiornato, e che invece, come raccontava Zambon, non era stato fatto. Report che però fu fatto sparire un giorno dopo.
“Il ministro Speranza si arrabbiò – racconta Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità – perché lì si parlava anche di soldi.
Nelle intercettazioni si parlò anche di denaro e si diceva: ‘Qua l’Italia deve dare soldi all’Oms.
E quindi bisogna essere gentili nei confronti del governo che ti dà i soldi‘.
Si faceva notare questa cosa ripetutamente nelle intercettazioni”.
E dopo quel fatto ecco poi le continue chat Aifa mostrate da Giordano.
Nicola Magrini, ex direttore generale dell’Agenzia del farmaco, diceva infatti nelle mail: “Così si rischia di uccidere questo vaccino” – riferendosi alla così definita “troppa enfasi” nelle segnalazioni di effetti avversi.
La giornalista de La Verità Maddalena Loy, intervenuta in diretta ai nostri microfoni, racconta di una protesta in Emilia Romagna nei confronti di Magrini, nominato poc’anzi primario nell’Azienda USL della Romagna.
“Da direttore generale Aifa è passato a guadagnare 700 mila euro in credo 5 anni dalla Regione” – dice Loy.
“Insomma, nessuno ha mai dato delle spiegazioni su quello che è successo in generale.
Dobbiamo avere un atteggiamento distaccato e laico su quello che sta succedendo.
Basterebbe solo questo: che qualcuno dica: ‘forse effettivamente abbiamo sbagliato‘”.
Insomma per la giornalista basterebbe che si continui verso una direzione ben precisa: che si continui a parlare di giustizia.
Che non finisca tutto nel dimenticatoio. Perché gli studi ci sono, i documenti pure. E gli spunti per cui dubitare non mancano.
Recente infatti la pubblicazione della lista dei finanziatori Oms: Bill Gates, un privato, dà circa 690 milioni di dollari all’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Se io vedo che un’istituzione è governata da un privato, è un problema enorme – conclude Loy.
“Basterebbe solo che si cominciasse a dibattere su questo nei dibattiti televisivi.
E invece si cazzeggia su tante cose, ma non si affrontano dei temi che sono sostanziali: perché comunque stiamo parlando di soldi dei cittadini“.