Ancora un passo falso, ancora in casa. Milinkovic-Savic salva una Lazio deludente dalla figuraccia contro un Lecce che, a conti fatti, avrebbe meritato più del pareggio. Salentini che dopo aver sbagliato un rigore con Strefezza vanno sotto per la rete di Immobile, prima di rimontare con una doppietta di Oudin. Poi, di puro orgoglio, la squadra di Sarri riesce a pareggiarla all’ultimo secondo con la zampata di SMS, colpendo anche un palo con Pedro. È 2 a 2 all’Olimpico e, ancora una volta, i biancocelesti mettono a rischio un posto in Champions che solo una settimana fa sembrava in cassaforte.
“Non voglio essere coinvolto in polemiche, ma negli ultimi 30 minuti la Lazio ha fatto tutto di testa sua“, commenta Furio Focolari. “Pellegrini ha giocato a tutta fascia, Lazzari ha fatto un buon primo tempo, poi male. La Lazio per più di un’ora ha fatto una partita disgustosa, nell’ultima mezz’ora ha affidato tutto a iniziative individuali, ha smosso la partita con giocate personali. Per come sono andate le cose è un punto guadagnato, può ridare forze e qualcosa in più, ma per arrivarci siamo usciti dagli schemi. Dall’uscita di Marcos Antonio, che non fa filtro e gioca solo corto, è entrato Basic, tutti hanno fatto di testa loro, persino Provedel. I giocatori l’hanno buttata in caciara e almeno il pareggio lo hanno preso. Non capisco: dobbiamo giocare con Hysaj e Pellegrini non deve giocare mai? Perché Milinkovic ha giocato bene solo l’ultima mezz’ora? Non può essere solo una questione di modulo: giocare solo di uno-due impone altri interpreti, e lui non è il giocatore adatto. Questo punto potrebbe risultare molto prezioso, al Lecce vanno fatti gli applausi, meritava la vittoria nel complesso. Però gli ultimi 30 minuti, per questa reazione della Lazio, si è chiuso un po’ troppo. C’è stata fortuna, ma anche forza e determinazione, e poi non è detto che tutte le altre vincano”.