È previsto per oggi un intervento lampo , come è stato definito, del guitto Zelensky, attore nato e prodotto in vitro di Washington, in Italia. Proprio così, Zelensky è in pellegrinaggio in Europa e ha già chiarito, secondo i suoi desiderata, che l’Ucraina entrerà nell’Unione europea e poi prossimamente anche nella Nato.
Un’operazione lampo l’hanno definita i giornali, sempre più allineati del verbo unico dei rapporti di forza della globalizzazione atlantista. Zelensky incontrerà Giorgia Meloni, il Papa e forse il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quello che stupisce è la subordinazione integrale e grottesca alle politiche di Washington.
Una delle ultime sortite di Zelensky a qualche giorno addietro, quando su Twitter ha cinguettato che i russi vedranno di cosa è capace l’Europa. Dacché Zelensky considera l’Europa una potenza a suo servizio, cosa non falsa invero dato che ora l’Europa risponde sugli attenti agli ordini di Washington.
Stupisce vedere il governo di Meloni così piegato alle politiche di Washington. In ragione anche del fatto che il governo aveva scomodato la parola patriottismo per poi perseguire politiche che sta disattendo. La situazione sembra peggiorare di giorno in giorno, con il governo sempre più genuflesso all’ordine di Washington e sempre più avverso agli interessi del popolo italiano. Non deve sfuggire che il governo italiano ha deciso di spendere 2 miliardi per acquistare sottomarini. Tutto ciò mentre il popolo italiano soffre e gli studenti sono costretti a vivere in tenda perché non riescono a pagare l’affitto. Destra e sinistra sono le due ali dell’aquila liberale, l’aquila a stelle e strisce.
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