L’Emilia-Romagna è letteralmente in ginocchio, non cessa l’allerta rossa per l’alluvione che fino ad oggi ha causato oltre 13mila sfollati e circa 14 morti. Stefano Bonaccini, Presidente della regione ha dichiarato che la situazione è “catastrofica come quella di un terremoto”. A fronte dei miliardi di euro di danni, il Governo chiederà l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo.
In particolare nella provincia di Ravenna, continuano gli allagamenti e le evacuazioni da questa mattina. Il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha evidenziato che “la situazione complessiva per un’emergenza unica nel suo genere, mai verificatasi da oltre cent’anni e sta richiedendo impegno e dedizione massimi da parte di tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, sempre disponibili, professionali e coraggiose e a cui va il mio commosso ringraziamento”. Non mancano anche civili che in queste ore si stanno impegnando per liberare le strade dal fango, soprattutto a Cesena dove con vivacità si ringraziano, tra risate amare, gli ‘angeli del fango’.
Viene da chiedersi se questo sia solo la conseguenza di un cambiamento climatico, lo stesso che sta portando molti giovani a protestare aggressivamente per tutta la penisola, oppure siamo di fronte a ciò che avviene ogni tot di anni, decenni o secoli che costringe la terra, tramite sconvolgimenti naturali, a ritrovare un proprio equilibrio a dispetto di tutto il resto. Certo è che una cosa non esclude l’altra e che le emissioni di gas serra legate alle attività umane sono tra le principali cause di eventi meteorologici come le stesse alluvioni ma anche siccità, in Europa e nel mondo.
Solidarietà a tutte le zone colpite dalle alluvioni e alle vittime: https://dona.cri.it/alluvione-emiliaromagna/~mia-donazione (Croce Rossa Italiana)
La Redazione
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