Come ogni anno i potenti del mondo si riuniscono. Lo fanno al G7, ma succede pure a Lisbona, dove si è tenuto il celeberrimo incontro del Club Bilderberg, in cui politici, esperti di finanza e comunicazione discutono i temi che plasmeranno il futuro di buona parte del pianeta.
Il 69° incontro si è svolto dal 18 al 21 maggio 2023 presso il Pestana Palace. Gli italiani che hanno partecipato quest’anno sono ufficialmente tre: la conduttrice di La7 Lilli Gruber, l’ex As di Snam Marco Alverà e il commissario Ue, nonché ex premier, Paolo Gentiloni.
Da annotare il ruolo della Gruber, non più semplice invitata ma inserita nello Steering Committee, dunque organizzatrice.
Ma cosa c’è di così discutibile nel partecipare a un incontro privato?
Sono diversi i punti discutibili della riunione che fondarono nel 1954 Henry Kissinger e David Rockefeller. Risalta anche all’occhio dei più superficiali la mancanza di trasparenza insita in organizzazioni che vorrebbero mantenere il segreto su incontri privati che decidono il destino del pubblico. Ma tanto ci sarebbe da ridire pure sul ruolo dei giornalisti presenti.
Un giornalista che ha provato non tanto a partecipare, quanto a carpire qualche notizia è stato Francesco Amodeo. Inutile dire che il tentativo si è rivelato vano: “Sono stato a Saint Moritz nel 2011, poi a Copenaghen nel 2014: postai un video in cui ripresi un cecchino sul tetto. In quell’occasione telefonai alla polizia danese, mi finsi un turista che stava semplicemente fotografando l’albergo, dissi che c’era una persona incappucciata sul tetto e chiesi delucidazioni“.
Risposta dei poliziotti: “Vada via immediatamente da lì, non le posso dire niente, ma vada subito via“.
Una risposta che fa quantomeno riflettere: “Questa è una risposta che tu ti aspetti fuori da un meeting di boss mafiosi. Non puoi dirmi quella frase se io ho fotografato all’interno dell’hotel il nostro presidente del Consiglio Mario Monti e il presidente della TV di Stato, perché ripresi anche la Maggioni“.
Tutto fuorché una questione di complotti: “Io non l’ho mai messa in questo senso“, continua Amodeo, “ho sempre detto che chi aspira a ricoprire ruoli ai vertici di queste lobby semi-segrete non possono aspirare a diventare presidenti della TV di Stato, come invece è successo“.
Altro dettaglio importante: “Quest’anno il Bilderberg si è svolto parallelamente al G7. Qual è il senso? Ti fanno capire che il potere si muove su due fronti: uno, che è quello di facciata; l’altro dove probabilmente vengono discusse le cose importanti“.
Approfondiamo nell’intervista a ‘Un Giorno Speciale’.
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