La Lazio non si è scansata. Più forte l’Atalanta, tutto qui. Poi in finale di Coppa si vedrà. Sarà la stessa Atalanta, ma una Lazio diversa. Che avrà modo di ragionare su questa sconfitta e voglia di rifarsi. Basterà? Vedremo. Di sicuro questa volta non c’è stata partita, nonostante il gol iniziale di Parolo. L’Atalanta, come sempre, ha bisogno di prendere uno schiaffo per mettersi a giocare e correre. E così è stato ed è cominciato il concerto nerazzurro.
Sarebbe facile dire che la Lazio ha perso per gli errori difensivi di Wallace e la presenza-assenza di Marusic sulla sinistra. Tutto vero, ma non basta. Anche perchè il temutissimo Ilicic un pò è stato fermato da Bastos e un pò non ne aveva voglia, forse per quelle nuvole sopra la testa che non lo stimolavano a sufficienza.
È tutta l’Atalanta a girare a mille, a crederci, a presentare un calcio innovativo per l’Italia. Una squadra che trova problemi in casa, quando l’avversario si chiude e si esalta in trasferta con praterie davanti. E la Lazio non può e non sa chiudersi.
Ora Gasperini si trova a un solo punto dall’Inter e mancano ancora tre partite al traguardo.
La Lazio saluta la Champions e fará bene a non mollare del tutto. Ma ha ancora la possibilità di salvare la stagione vincendo la Coppa Italia. Quando ci sarà Lulic e non ci sarà Wallace. Sul conto del quale una domanda a Inzaghi va fatta: perchè lui? E perchè, aggiungiamo, non schierare una difesa a quattro senza Marusic?
Roberto Renga