“Sarà la norma”: già si sprecano i titoli sull’emergenza climatica. Come quello del Corriere della Sera sull’alluvione che ha martoriato l’Emilia Romagna.
Questo perché taluni guardano il dito, e quindi il cambiamento climatico che, a loro dire, sta causando ognuno di noi con le sue azioni quotidiane. Poi c’è la luna, cioè infrastrutture, manutenzione e fondi sempre più ridotti al lumicino da quelle stesse persone che urlano alla causa di forza maggiore.
Sembra sempre più probabile che al Covid subentrerà la religione del cambiamento climatico: va da sé che la battaglia sarà prima dialettica. Nulla si può prevenire, ma molto più si potrà fare stavolta secondo lo psichiatra Alessandro Meluzzi.
Così, per contrastare certe dialettiche mainstream che con ogni probabilità porteranno a decisioni concrete sulla vita quotidiana, “Dovremo evidentemente mettere della limatura di ferro negli ingranaggi del potere, o dello zucchero nel serbatoio. Questo lo possiamo fare imponendo delle battaglie simboliche che tocchino il cuore creando problemi nella maggioranza delle persone.
Per esempio, se noi facciamo questo quesito: “Siete voi d’accordo sul fatto che, per interesse generale, il vostro corpo possa essere usato a vario titolo, inoculato, o privato di un organo?”. La maggioranza delle persone a questo risponde di no. Se invece fate la domanda in modo diverso, il risultato sarà diverso: ritenete voi che in qualche caso si possano fare dei sacrifici per salvare tutti? anche qui, ci sarà una maggioranza di sì, nonostante si tratti di una risposta esattamente opposta.
Quindi intanto dobbiamo avere intelligenza nel porre i quesiti.
Seconda questione: un potere decade quando ne emerge un altro“.
Approfondiamo nell’intervento integrale di Alessandro Meluzzi.
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