Ieri, in commissione giustizia alla Camera è stato dato il primo via libera al testo proposto da Fratelli d’Italia per rendere l’utero in affitto reato universale. In Italia tale pratica è già vietata e punita a livello penale. Oggi sui quotidiani nazionali, in particolare su quelli relativi all’area di sinistra, c’è stata un’ondata di commenti che sembrano essere a favore della maternità surrogata. In particolare si fa riferimento a quanto scritto dalla Marzano su Repubblica e da Concita De Gregorio su La Stampa che, a quanto sembrerebbe, per attaccare la Destra e questa proposta di legge nello specifico, hanno anche citato i bambini già nati da questa pratica. In Italia c’è una legge molto chiara, allora oggi le persone vanno all’estero e utilizzano comunque la pratica dell’utero in affitto, poi tornano in Italia per far valere i loro diritti. Ma i bambini nati a seguito di questa pratica comunque non hanno un diritto in meno degli altri, al massimo i genitori che hanno fatto questa scelta hanno qualche difficoltà in più, ma dipende dalla loro scelta.
Promotrice della legge è Carolina Varchi che spiega il motivo della volontà di introdurre il reato universale: “Se è giusto che la maternità surrogata sia reato come già è in Italia è giusto che la cosa venga estesa anche quando questa pratica viene fatta all’estero. In Italia esiste già la sanzione penale per la maternità surrogata e ne viene vietata anche la propaganda, per questo si è creato un mercato all’estero. Per questo io sono convinta che l’estensione del reato anche per chi commette queste pratiche all’estero possa essere un deterrente efficace“.
La filosofa Marzano nel suo editoriale di oggi scrive, riguardo ai bambini già nati e figli di coppie arcobaleno: “Già oggi a questi bambini è negato il diritto di essere sicuri che non accadrà mai che una maestra possa rifiutare di farli tornare a casa con colui, o colei, il cui nome è assente dai documenti ufficiali. Se la gestazione per altri dovesse diventare reato universale questi bambini perderebbero anche quel poco che hanno reietti da una società che dice di voler agire per il loro bene… Perderebbero la propria famiglia, perderebbero tutto“.
Risponde la deputata di Fratelli d’Italia, prima firmataria della proposta di legge: “La filosofa, come l’ha presentata lei, Marzano ha affilato una serie di inesattezze da record. in Italia vige il principio della irretroattività della legge penale, quindi finché la legge non sarà promulgata e sarà efficace per il nostro ordinamento nessuno potrà essere punito in forza di questa legge. La pena è fino a tre anni quindi per il nostro ordinamento riesce difficile che qualcuno possa andare in carcere. Molto più facile pensare che la multa da 600mila euro a un milione possa avere una efficacia deterrente per chi pensa che con i soldi si possa comprare tutto. Ad oggi nessun bambino è discriminato e non lo sarà nemmeno dopo l’approvazione di questa legge. I bambini che non hanno riconoscimento dell’altro genitore non lo hanno per scelta dei loro genitori“.