Il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla possibilità di finanziare nuove tranches di armi all’Ucraina tramite i fondi del Pnrr. Questa è l’ultima novità che ci consegna l’Europa. I fondi che dovevano essere impiegati per sanità, infrastrutture e transizione energetica, adesso potranno andare anche in armi. Se la destra e una parte del Pd ha votato a favore, gli unici che si sono opposti sono stati i 5 stelle. La Schlein si era dichiarata contro questa prospettiva e aveva criticato duramente il governo dichiarando: “Inaccettabile togliere soldi agli asili per investirli in armi“. In Europa però le cose sembrano andate diversamente. Per parlare della questione durante la puntata di Lavori in Corso abbiamo invitato Gregory Alegi, docente di Storia Americana presso la Luiss business School:
“Non so chi potesse credere che sarebbe stata una segreteria forte. La Schlein è una segreteria probabilmente uscita fuori non dalla novità, come si è fatto credere, ma da accordi di corrente che hanno imposto una persona, pensando poi di poterla manovrare. Anche il lungo silenzio di Schlein durante o alla vigilia delle amministrative, poi andate come sono andate, non è esattamente un segno incoraggiante per chi voglia essere leader e non solo segretario“.