La guerra in Ucraina prosegue e le manovre delle forze politiche coinvolte sono chiari segnali di come la fine del conflitto sia sempre più lontano nel tempo. La Russia continua il suo attacco, la controffensiva Ucraina non accenna a placarsi e anche l’Europa continua ad investire in maniera molto importante nel conflitto e a fare previsioni di spesa fino ad almeno il 2025. Ci sono da parte anche italiana ingenti investimenti di mezzi e di uomini, che passano per il PNRR come per l’addestramento di forze armate ucraine, come riporta Borgonovo infatti: “Abbiamo questo ingrato compito di addestrare dei piloti ucraini per guidare gli F16. Non si capisce con questi addestramenti che dovremmo fare, come si svolgeranno, per che cosa serviranno. Intanto tra PNRR e altri fondi hanno fatto un calcolo di una spesa complessiva tra i 15 e i 20 miliardi per finanziare la guerra e ci sono una serie di accordi a livello europeo per finanziare l’invio di munizioni. Mi pare che siano un milione di munizioni all’anno da qui fino al 2025. Quindi tutto fa pensare che insomma, si continui, si vada avanti“
La riflessione di Francesco Borgonovo si allarga anche al motivo di fondo che porta avanti un conflitto sanguinoso che sta logorando sia Russi a ma anche, ovviamente, l’Ucraina: “In fondo gli Stati Uniti non hanno già ottenuto l’obiettivo che volevano. Abbiamo la Germania che è ormai separata dalla Russia, è ricondotta a più miti consigli atlantisti. La divisione in blocchi è stata compiuta perché oggi o tu stai con noi o stai contro di noi. I gasdotti north stream, sono stati distrutti e siamo passati ad acquistare gpl anche dagli Stati Uniti. E quindi che dobbiamo fare di altro? Forse impantanare ancora di più la Russia in questa guerra infinita“.
La risposta al motivo della costante spinta degli Stati Uniti, volta secondo Borgonovo a far proseguire il conflitto più a lungo possibile, è secondo Guzzi da ricercare ampliando la discussione a tutti i grandi conflitti politici presenti nel mondo, con particolare riferimento agli avversari più potenti e temibili degli USA: “Forse l’obiettivo sta appunto nell’impantanare la Russia e nell’usare l’Ucraina come avvertimento alla Cina sul caso di Taiwan. Non si può mettere in discussione l’unilateralità del dominio statunitense. E se lo fai, rischi di impantanarti e rischi di passare brutti momenti. La Russia ha perso circa 100 mila soldati, sta resistendo meglio del previsto ma senza dubbio è provata anche da un punto di vista della popolazione“.