L’Istat assicura: la mortalità aumenta per colpa del cambiamento climatico.
“Istat, in Italia aumentano le morti per i cambiamenti climatici“, titola TGCOM.
In effetti nel rapporto sugli indicatori demografici nel 2022 è presente una chiara spiegazione per cui negli ultimi anni si muore di più.
Negli anni del Covid, la mortalità è salita al 12,1% (2022), ma non per i motivi che si possono pensare, a detta dell’Istat.
“Il numero più alto dei decessi – si legge nel rapporto – si è avuto in concomitanza dei mesi più rigidi, gennaio e dicembre, e nei mesi più caldi, luglio e agosto. In questi soli quattro mesi si sono osservati 265mila decessi, quasi il 40% del totale, dovuti soprattutto alle condizioni climatiche avverse che hanno penalizzato nella maggior parte dei casi la popolazione più anziana e fragile, composta principalmente da donne“. Un segnale “inequivocabile”, lo chiama l’Istat, che sono i cambiamenti climatici a causare morti.
In diretta a “Un Giorno Speciale” non sembra essere troppo chiaro il motivo di tale certezza.
“Giunge notizia – spiega lo psicoterapeuta Alessandro Meluzzi – che non sia possibile neanche scorporare in questo momento i dati di questo incremento pazzesco delle morti distinguendo tra vaccinati e non vaccinati.
Perché se questo dato diventasse confrontabile, sarebbe una catastrofe per loro“.
Anche Alberto Contri, docente di Comunicazione, non è convinto di quella che sembra essere un’associazione troppo semplice dell’Istat.
“E tutta la storia del Green Pass? Non si riescono ad avere i dati delle morti dei vaccinati confrontate con quelle dei non vaccinati.
Chiedetevi perché. Com’è che improvvisamente hanno dei dati che non interessano nessuno, tipo quanti tamponi sono stati fatti o meno, ma non ci sanno dire una differenza fra i morti che erano vaccinati e i morti non vaccinati?“
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