Tare lascia la Lazio, la Top 10 dei suoi acquisti nei 18 anni alla corte di Lotito

L’esperienza di Tare come direttore sportivo della Lazio si è ufficialmente conclusa con le sue parole al TG1 “Dopo 18 anni la mia bellissima esperienza da direttore sportivo della S.S. Lazio terminerà. È da tempo che ho maturato questa scelta, ma ho aspettato per il bene della Lazio di raggiungere il traguardo della Champions League“. Decisivo il rapporto ai minimi termini con l’allenatore Maurizio Sarri. In diciotto anni di Lazio l’esperienza di Tare ha vissuto momenti e fortune alterne, iniziata con pochi fondi a disposizione e caratterizzata da acquisti a volte miracolosi a volte tragicomici. Negli ultimi anni il budget a disposizione del DS Albanese è decisamente aumentato, così come la qualità della rosa della Lazio. Sicuramente sono molti i giocatori che hanno attraversato le porte di Formello senza lasciare il segno, ma ce ne sono sicuramente 10 che giustificano un giudizio positivo sull’operato di Igli Tare.

Klose – 0

L’Estate di Klose e Cissè forse è stata l’unica emozionante dell’era Lotito. All’improvviso due attaccanti top che arrivano a Roma senza nessun preavviso. Cissè si rivelerà una delusione. Klose resterà per sempre nella storia della Lazio. Incredibili le dichiarazioni al veleno dell’ormai ex direttore Sportivo laziale a margine dell’ultima partita della Lazio di quest’anno quando riferendosi alla leggenda tedesca ha detto “Essere un grande giocatore non significa essere un grande uomo“.

Immobile – 9 milioni

Dopo le esperienze di Dortmund e Siviglia sembrava che Ciro non fosse in grado di fare la differenza in una squadra di vertice. Sembrava agli altri, non alla società biancoceleste che ha puntato tutto sull’attaccante partenopeo, visto anche il prezzo basso a cui era possibile acquistarlo. E Ciro oggi è il capitano e l’attaccante più prolifico della storia della Lazio

Milinkovic – 18 milioni

“In quei minuti ero la persona più sicura del mondo che Milinkovic, nonostante fosse andato lì, avrebbe deciso di venire alla Lazio. La sera prima lui mi ha chiamato, dicendomi che doveva andare lì per rispetto di suo padre, ma che la sua scelta era stata fatta e che sarebbe venuto alla Lazio. Per questo gli sarò grato, perché ci sono pochi giocatori che fanno una cosa del genere”. Queste le parole di Tare nel raccontare il trasferimento strappato alla Fiorentina. Forse nemmeno lui si rendeva conto di aver portato nella capitale uno dei centrocampisti più forti degli ultimi vent’anni.

Luis Alberto 4 milioni

Tutti si aspettavano il trequartista spagnolo da squadra di bassa classifica. Tecnicamente valido ma lento e deboluccio. E per la prima stagione abbiamo visto esattamente questo, d’altronde per 4 milioni che ti aspetti. E invece ancora una volta ha avuto ragione Igli. Dopo le tensioni con Sarri e alcuni mesi di panchina, ha ripreso ad illuminare il gioco della Lazio portandola al secondo posto in un anno caratterizzato anche dall’infortunio di Immobile e dal periodo post mondiale poco felice di Milinkovic

Felipe Anderson – 7,5 milioni + 0

Nel 2012 non è stato preso per problemi di commissioni, l’anno dopo Tare lo porta a Roma ma il brasiliano gioca pochissimo e male. Poi improvvisamente esplode, tanto da sembrare una promessa del calcio mondiale: in 10 partite mette a segno 11 gol e 10 assist. Diventa un idolo della tifoseria biancoceleste, anche perché è quello che più di tutti è capace di accendere la fantasia dei tifosi con le se giocate. Poi Inzaghi lo mette in panchina spesso e lui va al West Ham per 40 milioni. Oggi dopo il suo ritorno a parametro zero è l’uomo con più minuti della Lazio di Maurizio Sarri.

Lucas Leiva – 5 milioni

Uno dei migliori e più amati centrocampisti del Liverpool della storia recente arriva a Roma per 5,70 milioni e dimostra nelle stagioni in biancoceleste di poter giocare grandi stagioni. “Miro Klose 2”. Niente da aggiungere.

Hernanes – 13,5 milioni

Il trequartista brasiliano è arrivato a Roma dopo una lunga e estenuante trattativa. Il primo colpo brasiliano della gestione Tare. Ha fatto cose straordinarie alla Lazio che poi non ha replicato nelle successive stagioni tra Inter e Juventus.

Candreva – 500 mila euro + Del Nero

E’ una delle tante sessioni di mercato invernali per il tifoso laziale, fatta di dolore e disillusione. Un solo colpo viene messo a segno, a due minuti dalla fine del mercato, lo scambio Candreva-Del Nero. Nessuno in quel momento può immaginare che l’esterno romano sarà uno dei migliori giocatori dell’era Lotito.

Zaccagni – 7 milioni + 2 di bonus

L’acquisto che rappresenta l’inizio del rapporto con il nuovo allenatore Maurizio Sarri. L’ala offensiva laziale ha collezionato numeri e prestazioni da record, è tornato per acclamazione popolare in Nazionale, nonostante le frizioni con il CT Mancini. Il primo di una serie di colpi di mercato che hanno portato la Lazio al secondo posto.

Acerbi – 10,5 milioni

La Lazio perde De Vrij a 0 tra le polemiche. Il resto della difesa della Lazio da Wallace a Patric a Bastos, ha bisogno di un nuovo leader. E Tare ne prende uno ancora più forte dell’olandese, spendendo una cifra molto bassa visti i valori di mercato odierni. Tra meno di una settimana si giocherà una finale di Champions con l’Inter conquistata da protagonista, al posto di Skriniar.

Fuori lista: Zarate – 20 milioni

Odi et Amo. Lotito si è sempre preso i meriti del trasferimento del giocatore che più ha fatto parlare di sé, nel bene e nel male, nella recente storia laziale. Tra gli inizi da sogno e la fine in tribunale, la parte centrale della presidenza Lotito è legate indissolubilmente al nome del talento argentino.