In tanti mi hanno chiesto una riflessione su quella che può sembrare una anomalia, una incongruenza.
Mi riferisco al fatto che i padri dell’intelligenza artificiale, i padri dell’ormai nota ChatGPT, stanno denunciando la pericolosità di queste nuove tecnologie, la pericolosità di un uso indiscriminato di queste nuove scoperte.
Addirittura Sam Altman, il padre di ChatGPT, ha detto che con queste nuove tecnologie si potrebbero venire a creare dei “Terminator” che potrebbero mettere in pericolo l’intera umanità.
Mi rendo conto che sembra strano.
Appare strano vedere chi ha creato questa tecnologia denunciarne la pericolosità.
In realtà non dobbiamo cadere in questo tranello.
Perché lo stesso Sam Altman, che dice che bisogna fare attenzione affinché questa tecnologia non finisca in cattive mani per l’uso contro quelli che sono gli interessi della popolazione, poi ha portato lui stesso, ha servito su un piatto d’argento, qualche settimana fa al Bilderberg di Lisbona, queste nuove tecnologie ai globalisti.
Ha portato questa tecnologia a quelli che più di tutti dovrebbero tenersene lontani.
Perché sono quelli che più di tutti potrebbero approfittare di queste tecnologie per intensificare quelle che sono le loro manovre di controllo totale della popolazione.
Da una parte se Altman ne denuncia pubblicamente la pericolosità, dall’altra porta queste nuove tecnologie proprio all’attenzione di quelle élite globaliste che più di tutti potrebbero farne un uso improprio.
Ma allora perché stanno facendo tutto questo? Perché si ergono a paladini della della giustizia?
Perché fingono di voler mettere in guardia la popolazione? In realtà è perché l’obiettivo unico è quello di limitare in futuro l’uso dell’intelligenza artificiale, l’uso di queste nuove tecnologie: limitarlo alla popolazione.
Per farlo utilizzano sempre la stessa tecnica: quella della shock doctrine, ossia quella di spaventare il popolo.
Dal problema che loro stessi creano annunciando il pericolo di queste tecnologie, aspettano la reazione di un popolo che chiede di intervenire per frenare l’uso indiscriminato di questa intelligenza artificiale.
E poi proporranno loro stessi la soluzione, ossia limitare l’uso di queste tecnologie per scopi ben precisi, quindi lasciarle semplicemente nelle mani di una ristretta élite, ovviamente con le scuse che debbano utilizzarle soltanto i Governi o che debbano utilizzarle soltanto le grandi istituzioni. O che siano soltanto delle tecnologie da utilizzare per fini militari o di intelligence.
Tutto questo per fare in modo da limitarne l’uso a tutto il resto della popolazione.
Questa è la verità che si nasconde dietro gli appelli dei padri fondatori, dei padri creatori dell’intelligenza artificiale.
Il loro scopo è limitarne l’uso. Ma limitarne l’uso non vuol dire non farla finire in cattive mani, ma significa non farla finire neanche nelle mani del popolo, che ancora una volta dovrà accettare delle limitazioni per un bene superiore.
Quel bene superiore che poi in realtà è il bene delle oligarchie globaliste.
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