Ho appena notato nelle immagini del funerale di Silvio Berlusconi la presenza in prima fila di Mario Draghi e di Mario Monti. Cerchiamo allora di riassumere che cosa hanno fatto proprio questi due personaggi a Silvio Berlusconi nel 2011, quando il Presidente di Forza Italia ha subito quella che, a mio avviso, è stata la più grande umiliazione della sua carriera politica. Fu costretto a dimettersi suo malgrado. Siamo a giugno del 2011, a Saint Moritz si svolge l’annuale conferenza del Club Bilderberg, la Grande lobby filo-atlantista voluta da Rockefeller, che riunisce tutto il gotha della finanza internazionale.
Tra i presenti nel comitato direttivo di quella riunione c’è proprio Mario Draghi, insieme a Mario Monti. In quel preciso direttivo di quella specifica riunione ci sono anche i presidenti della Banca Centrale Europea, che all’epoca era Jean Claude Trichet, il presidente della Golman Sachs e il presidente della Deutsche Bank. Tornati da quella riunione, queste tre banche cominciano delle azioni fortemente speculative contro il nostro Paese, in realtà contro il Governo Berlusconi, perché l’idea era quella proprio di costringerlo alle dimissioni utilizzando lo spread come arma.
Quindi vi basterà andare a leggere i giornali di quel periodo, precisamente del luglio 2011, per vedere che la banca vendette l’88% dei titoli di Stato italiani in portafoglio senza alcuna motivazione, seguita dalla Goldman Sachs, la banca per la quale ha lavorato proprio Mario Monti, Mario Draghi e Romano Prodi. Stessa cosa fecero le altre banche d’affari presenti a quella riunione. Mentre la Banca Centrale Europea inviò una lettera al Governo Berlusconi, con all’interno delle misure che erano assolutamente irricevibili, quindi assolutamente inapplicabili da parte del Governo Berlusconi. Quella lettera portava la firma sia di Trichet, ma anche di Mario Draghi.
Come sappiamo, Monti, in quello stesso periodo, era anche il Presidente europeo della Commissione Trilaterale, sempre di Rockefeller. Berlusconi fu poi messo con le spalle a muro proprio al G8 e lì gli fu praticamente intimato di cedere le redini del Governo, altrimenti ne avrebbe pagato lui stesso le conseguenze. Infatti, gli attacchi speculativi portarono anche ad un crollo vertiginoso del titolo di Mediaset, addirittura il 12% in poche settimane. Quindi queste furono le operazioni portate al termine in quel periodo, con la complicità di Mario Draghi, con la complicità di Mario Monti, che era stato scelto per prendere il posto di Silvio Berlusconi. Quindi immaginate l’effetto che mi ha fatto vedere in prima fila al funerale di Silvio Berlusconi proprio i carnefici del crollo del suo governo nel 2011 quella che ripeto è, a mio avviso, la più grande umiliazione politica che Berlusconi abbia mai subito. Dobbiamo far cadere le maschere, dobbiamo far sapere agli italiani la verità. Basta ipocrisia, in questi giorni sul caso Berlusconi ne stiamo vedendo veramente troppa.