“Salvini troppo impegnato a fare la star per fare il ministro”, Simona Bonafè (PD)

Si inaspriscono le accuse nei confronti del ministro dell'interno: troppa campagna elettorale a discapito del suo ruolo nel governo?

“60 minuti di selfie dopo un comizio a Salerno… Se avesse dedicato un’ora a combattere la Camorra e a stare al fianco di questa bambina probabilmente ci ricorderemmo di avere un ministro dell’interno”. A ‘Lavori in corso’ con Stefano Molinari e Luigia Luciani l’europarlamentare del Partito Democratico Simona Bonafè.

Meno selfie più ministro dell’interno

“Meno selfie più ministro dell’interno”: sono queste le parole che sempre più spesso vengono rivolte a Matteo Salvini. Un attacco divenuto ancora più forte alla luce di quanto accaduto a Napoli alla piccola Noemi. “Salvini ha reso il Paese più insicuro e più violento – scrive su Facebook il sindaco de Magistrisanche mentre si diffondeva la notizia della bimba napoletana in rianimazione non esitava a farsi immortalare da un selfie”.

“Lo Stato invece di metterci le pistole sul comodino deve pensare ad avere più forze dell’ordine che presidino – commenta la vicenda l’europarlamentare del PD Simona Bonafè ai microfoni di Radio Radio – e ad avere una strategia per la lotta contro questa grande criminalità”.

“Reati in calo? Posso anche crederci – continua – ma non è che con un reato in meno siamo a posto in questo paese. La situazione è fuori controllo. Abbiamo o non abbiamo un ministro dell’interno oggi? Perché a me pare che abbiamo davanti una star! Uno che va in giro dalla mattina alla sera a fare comizi per la campagna elettorale non è il ministro dell’interno che mi aspetto io per il mio paese”.