Sono ore di forte apprensione quelle che seguono la vicenda del sottomarino Titan.
La spedizione verso il relitto del Titanic di OceanGate, società statunitense per sommergibili, aveva un tempo limitato di esecuzione: l’ossigeno era garantito per 96 ore. Quella scadenza dovrebbe essere arrivata oggi intorno alle 11.00, a meno che l’equipaggio non abbia mantenuto la calma. In quel caso le ore d’aria si sarebbero dilatate notevolmente, per questo la possibilità di sopravvivenza dei 5 membri della spedizione c’era ancora, fino a poco fa.
Le unità di ricerca che hanno setacciato un’area di mare pari a quella del Libano sono ormai tutte concordi nel definire l’operazione di salvataggio un “miracolo”. Anche se l’ossigeno fosse presente in dosi minime, l’operazione di recupero avrebbe portato via ore preziose, come ha sottolineato David Gallo, scienziato esploratore di acque profonde.
Le ultime notizie non fanno sperare. Vicino al relitto del transatlantico affondato nel 1912 sono stati ritrovati detriti sospetti, come riporta Ansa.
C’è di più: secondo la Bbc si tratta della parte posteriore del Titan. Uno scenario che metterebbe la definitiva parola fine alla questione salvataggio. I frammenti sarebbero “parte del telaio e una copertura posteriore del sottomarino“, dice David Mearns esperto di immersioni e amico di uno dei passeggeri a bordo del Titan.
Se ciò venisse confermato, la ricostruzione sarebbe chiara: quando si opera in profondità la pressione è così grande su qualsiasi sottomarino che se si verifica un guasto ci sarebbe un’implosione istantanea. “Se è quello che è successo, è successo quattro giorni fa“, ha detto pochi istanti fa Guillermo Söhnlein l’uomo che ha co-fondato OceanGate a BBC news.
“So che il nostro protocollo per le comunicazioni perse prevede che il pilota faccia emergere il sottomarino. Fin dall’inizio ho sempre pensato che è quello che avrebbe fatto Stockton“.
Questo finché qualcosa, quattro giorni fa, è andato storto.
Le informazioni rinvenute dal robot sono al momento all’esame degli esperti. La Guardia Costiera aggiornerà sullo stato delle ricerche alle 15 ora locale, le 21 italiane; probabilmente mettendo fine alle speranze.
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