Il dibattito sul cambiamento climatico tra gli scienziati si è concluso negli anni ’90 con la dichiarazione che l’attuale riscaldamento globale sarebbe “anomalo e accelerato” rispetto al passato. E dipenderebbe da attività produttive umane con un consenso all’epoca per oltre il 90%. Tuttavia, ci sono numerosi aspetti dell’apocalittica visione green su cui esiste un largo dissenso e che i sostenitori del pensiero unico internazionale ignorano a bella posta. Cosa che potrebbe effettivamente qualificarli come “negazionisti”.
Inoltre, la lotta all’emissione della CO2 ha un impatto sociale che grava soprattutto sulle fasce più fragili della popolazione, sia in Europa sia nel resto del mondo.
La transizione alle fonti rinnovabili, come per esempio l’elettricità, richiede grandi quantità di cobalto, la cui estrazione nelle miniere del Congo è causa di schiavitù moderna, lavoro minorile, devastazione ambientale.
Ma queste cose non appaiono nei rating ambientali. Nonostante ciò, la maggior parte delle alternative al cobalto presenta svantaggi in termini di densità energetica, stabilità termica, costi di produzione e longevità.
La situazione attuale non permette quindi di evitare l’estrazione del cobalto dal Congo e i danni che questa attività provoca sia alle persone sia all’ambiente. Non vi è molto altro da aggiungere a questa situazione, a parte la devastazione della natura, la violazione costante della degli standard minimi di dignità dei lavoratori, le condizioni igieniche spaventose in cui questi versano.
L’oppressione costante degli esseri umani.
Questo è il lato oscuro delle missioni cosiddette “a emissione zero”, cioè con la scusa di inquinare meno si continua a sfruttare di più.
Vi dico queste cose perché sono stato incaricato di un progetto di ricerca internazionale dall’Università Internazionale per la Pace delle Nazioni Unite con sede a Roma, in merito ai cosiddetti “progetti ESG”: Environment, Social and Governance.
È mia intenzione non chiudere gli occhi su questa e su tante altre aberrazioni che un certo modo di pensare politically correct tenta di nascondere.
Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi
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