Osserviamo da tempo ormai le macchine sostituire pian piano ogni cosa che l’essere umano può fare.
Dal giornalismo alla creazione, anche se su quest’ultima non ci sono ancora arrivati. Si chiama “ectogenesi”, la pratica praticamente fantascientifica di creare una vita al di fuori del corpo umano. Al giornalismo invece ci sono arrivati: in Germania duecento giornalisti verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale.
Le possibilità dell’IA dunque sembrano essere infinite ed indefinite, e si prospetta quasi sicuramente un futuro pervaso da tecnologie ben superiori alle odierne. Ma fino a dove possono arrivare? La domanda è proprio quella.
E va a braccetto con un altro quesito non meno importante: c’è qualcosa di troppo umano che le macchine non potranno mai replicare?
All’intelligenza artificiale, si opporrebbe infatti quella “naturale”.
Si può infatti capire che nella storia dell’umanità l’uomo stesso ha sempre stupito, tramite invenzioni e bellezza: entrambe provenienti dall’idea, dal ragionamento e dall’intuito.
Basti pensare a opere d’arte come La Pietà di Michelangelo o il Ratto di Proserpina di Bernini e si può concludere che si tratta di qualcosa di impareggiabile. E’ così che la pensa Fabio Duranti: “Se La pietà l’avesse fatta una macchina avrebbe dato la stessa emozione?“
Ma qualcuno che vuole portare avanti la cultura del progresso tecnologico ad ogni costo potrebbe esserci.
Alberto Contri, docente di Comunicazione, è molto chiaro su questo.
“Sono dettami che ci vengono imposti dall’Unione Europea. Rilevo sempre come stranamente i partiti di sinistra che reggono la maggioranza di questa Unione Europea, sono quelli che sostengono questa deriva riduzionista, meccanicista per cui tutto deve essere ridotto al potere della macchina“.
E proprio a proposito dell’ectogenesi spiega: “Questa che viene presentata semplicemente come un ‘avanzamento della scienza’, della tecnologia, è in realtà uno snaturamento completo della vita umana“.
“Ma per fortuna“, dice Giovanni Frajese, “non ci siamo neanche lontanamente vicini.
E’ una finestra di Overton: vi presentano solo una pubblicità della scienza.
Non cascateci. Non vi fate ingannare“.
Ascolta l’intervento integrale a “Un Giorno Speciale“.