Continuo a vedere il tentativo di colpo di stato che c’è stato in Russia come una vittoria di Putin. La vedo come una vittoria, anche perché quel tentativo dovrebbe aver spinto ad una riflessione quelli che hanno ancora facoltà di spirito critico. Quelli che non scrivono sotto dettatura, avrebbero dovuto capire che la caduta di Putin non porterebbe alla guida della Russia un boy scout o qualcuno proveniente dalle giovani marmotte. Porterebbe alla guida della Russia un personaggio come Prigozhin, che guida un battaglione di mercenari, di persone che fanno la guerra come mestiere, che vogliono vivere di guerra, che vogliono morire in guerra.
E questi personaggi si troverebbero ad amministrare, senza alcuna supervisione internazionale, centinaia di armi atomiche che sarebbero pienamente nella loro disponibilità, senza controllo. Questo è quello che accadrebbe in caso di caduta di Putin e che spero che adesso anche l’opinione pubblica, se è rimasto ancora qualcuno di onesto, se ne renda conto.
Questo è quello che accadrebbe. Motivo per cui gli americani non hanno assolutamente spinto per questo colpo di Stato, perché gli americani, per quanto certi apparati siano guerrafondai e ottusi, hanno capito benissimo che l’alternativa a Putin sarebbe stata quella di consegnare le armi atomiche ai signori della guerra, a chi vive di guerra, a chi vuole morire in guerra.