A distanza di giorni si comprende meglio quanto l’uomo uscito vincitore dal tentato golpe di Prigozhin sia Vladimir Putin. La situazione in Russia resta tesa, ma emerge chiaramente chi sia l’uomo saldamente al comande del Paese, ma non solo. Molti in Italia si sono accorti di quali prospettive terribili possano celarsi dietro alla caduta dell’attuale uomo a capo della Russia, che è uscito brillantemente da una situazione che poteva sfociare addirittura in una guerra civile: “Putin è un giocatore di scacchi formidabile, i russi stanno già costruendo campi per 8000 persone in Bielorussia“.
Questa l’analisi di Alberto Contri che disegna anche possibili scenari futuri: “Ora cosa succede? Questi mercenari che guadagnano 20 volte di più quello che guadagna un soldato russo se ne guardano bene di andare a finire dentro l’esercito regolare. E quindi cosa fanno? Se ne vanno in Bielorussia e potranno continuare come prima, perché Putin ha continuamente bisogno di questa Wagner, anche per le loro operazioni in Africa e altrove. Questi stanno andando in Bielorussia, quindi in un altro Stato, quindi non potranno più essere obbligati a fare i soldati normali. E da lì continueranno a fare il lavoro sporco per i russi, dappertutto in giro per il mondo“.
La situazione geopolitca attuale sbugiarda molti commentatori tv che la scorsa settimana già applaudivano all’azione dei ribelli, parlavano di colpo durissimo per Putin, immaginavano la fine della guerra in Ucraina. La realtà ha dato loro torto per Contri, che cita alcuni esempi: “Io sono allibito della qualità infima del livello del giornalismo medio nel commentare quello che sembrava il colpo di stato. Anche Rampini mi ha veramente deluso. Si è dimostrato essere praticamente un’agente della CIA“.
Ma adesso l’evidenza dei fatti ha fatto in modo che: “Hanno finalmente capito, dopo aver detto per mesi bisogna togliere Putin, bisogna uccidere Putin, bisogna eliminare Putin, hanno capito che è un elemento di equilibrio. E quindi a questo punto qual è il riflesso finale? Si rendono conto che forse questa guerra è meglio cercare di finirla prima che si può. E quindi l’uomo imbarazzante diventa Zelenski, no? A questo punto potrebbe diventare un disastro globale se i 6000 missili atomici andassero in mano sparpagliati agli oligarchi o ai mercenari. Pian piano la verità viene a galla e però chi rimane stritolato sono proprio questi qui che vanno per la maggiore, questi commentatori, questi giornalisti, questi superconsulenti di strategie militari“.