I governanti tedeschi stanno mettendo in crisi l’intera Unione Europea sulla politica energetica, sposando la grande balla della CO2 che altererebbe il clima e vagheggiando una transizione energetica che è semplicemente non solo indesiderabile, ma anche impossibile.
Sono ossessionati dal carbone e non vogliono neanche considerare il nucleare, lamentando che renderebbe non competitivi i rinnovabili.
Negli ultimi tre anni in Germania il contributo alla produzione elettrica da fonte fossili in realtà è aumentato dal 44% nel 2020 al 51% nel 2022.
Anche in Italia e nell’Unione Europea, l’uso dei combustibili fossili per la produzione elettrica è aumentato.
Nel mondo la produzione di elettricità dai combustibili fossili, invece, è passata dal 62% del 2020 al 61% del 2022, principalmente perché è aumentata di poco più di un punto percentuale la produzione elettrica mondiale da eolico e solare.
Tutto ciò significa una sola cosa, ma a quanto pare è difficile che questo entri nelle testoline dei verdi che sono al potere in Germania.
Possono installare tutta la potenza fotovoltaica che vogliono, ma non possono chiudere, questa è la verità, neanche un impianto a carbone o a gas. E allora la smettano i tedeschi di importunare l’universo mondo.
La produzione da fotovoltaico, da eolico, in Germania, non è sufficiente a dimostrare la soddisfazione della domanda elettrica, dimostrando nei fatti ai tedeschi, e quindi poi a tutti gli altri, che nessuna transizione energetica green prefigurata in questi manuali sarà mai possibile.
Io vi dico queste cose perché tra l’altro sono coordinatore di una ricerca internazionale in materia di ESG (Enviroment, Social and Governance) e mi rendo conto di come a livello internazionale ci siano delle posizioni preconcette, predefinite in materia di green, per cui il green è una certa cosa. E ci vendono come verità assoluta delle cose che in realtà sono discusse ampiamente nel mondo scientifico, che non sono affatto verità assolute e che avrebbero in realtà degli impatti sociali enormi.
Per esempio sul nostro Paese, avrebbero delle conseguenze veramente pesanti sulla popolazione più povera.
Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi
Home Attualità