Schlein torna a farsi sentire: vuole abbattere famiglia e mascolinità, tace su lavoro e diritti

Come un orologio elvetico è tornata a farsi sentire l’immarcescibile Elly Schlein, vestale delle sinistre fucsia neoliberali in tinta arcobaleno, sempre pronte a difendere le ragioni del capitale e a suppliziare i lavoratori ogni qual volta ne abbiano occasione. Ovviamente Elly Schlein non ha parlato nemmeno questa volta di lavoro e di diritti sociali, il tema sul quale le sinistre neoliberali tacciono e che anzi affrontano, quando sventuratamente capita, solo dal punto di vista dei gruppi dominanti e del rapporto di forza capitalistico.

Elly Schlein invece, ha una volta di più preso la parola per affermare di fatto la posizione ormai canonica per le sinistre fucsia. Lo ha fatto appunto sostenendo le ragioni di un tema fondamentale della sinistra neoliberale Ha infatti sostenuto che occorre combattere contro la mascolinità tossica, che ovviamente per la sinistra fucsia neoliberale coincide con la mascolinità in quanto tale, e magari anche con la famiglia giudicata come patriarcale, senza riserve e dunque come degna di essere abbattuta a beneficio delle forme in auge della individualizzazione turbocapitalistica.

Ancora una volta la sinistra fucsia neoliberale si rivela la stampella del padronato cosmopolitico no border, del capitalismo apolide dovunque imperante. Il programma delle sinistre fucsia neoliberali coincide in toto con quello dei gruppi egemonici della globalizzazione mercatista, la quale, lo sappiamo, non vuole vedere padri e madri, cittadine e cittadini, ma soltanto consumatori unite de-territorializzati e sradicati, senza identità e senza spirito critico, disponibili integralmente per i processi della valorizzazione illimitata del valore. Non stupiscono allora le surreali parole di Schlein, ancora una volta perfettamente allineate all’ordine egemonico a beneficio dei gruppi dominanti della globalizzazione. Deve essere chiaro: la violenza del maschio sulla donna, la violenza del patriarcato, sono indubbiamente cose che debbono essere condannate.

Su questo nulla questio. Quello che ci permettiamo di mettere in discussione è che l’uomo, in quanto tale, l’individuo di sesso maschile, la famiglia, in quanto tale, siano forme negative che devono essere abbattute. La mascolinità tossica e il patriarcato sono forme patologiche che certo debbono essere combattute. Ma l’erramento delle sinistre fucsia, tutto fuorché neutro, è identificare queste patologie con il corpo sano della famiglia e dell’individuo di sesso maschile. Perché il turbo capitalismo vuole, come ricordavo, decostruire la famiglia e svirilizzare la società. Una società senza padri è una società senza leggi. Quella appunto, del turbo capitalismo deregolamentato e anarchico. Ecco dove sta l’erramento fondamentale dell’ordine del discorso delle sinistre che confondono il corpo sano con la patologia e combattono il corpo sano dicendo che vogliono combattere la patologia.