Condannata in primo grado a 5 anni di carcere Chiara Silvestri, la ragazza che ha ucciso investendolo mentre camminava sul marciapiede Francesco Valdiserri. La ragazza nella notte del 19 ottobre scorso era al volante della sua auto in via Cristoforo Colombo a Roma. Ubriaca con un tasso alcolico di 3 volte superiore al consentito, ha perso il controllo dell’auto mentre sfrecciava a 80 km\h finendo contro un muretto al lato della strada e togliendo la vita al giovane Francesco Valdiserri che stava camminando ignaro sul marciapiede. La condanna è arrivata a meno di due mesi dall’inizio del processo, talmente evidenti erano le prove e la gravità della condotta della ragazza che la condanna era inevitabile. Il nostro Stefano Molinari ha intervistato il padre di Francesco, Luca Valdiserri, firma del Corriere della Sera:
“Questa vicenda ha trasformato Francesco un po’ nel figlio di tutti. Perché io da papà ansioso non gli avevo comprato il motorino glielo avevo proibito, chiedimi qualsiasi cosa ma il motorino no, però non potevo dirgli di non camminare sul marciapiede. È uno dei pochi casi in cui il giudice ha aumentato la pena chiesta dall’accusa e questo fa riflettere su cosa è successo. Abbiamo una valutazione del rischio che a volte ci fa fare cose magari meravigliose tipo andare sulla luna ma a volte ci fa fare cose veramente molto stupide che mettono a rischio la vita nostra e degli altri e questo lo dobbiamo tener presente ogni volta che mettiamo il sedere su un’autovettura o su un motorino o su una bici. A parità di errore o di maleducazione, l’automobile contro il pedone o contro il ciclista fa danni infinitamente superiori“.