L’accordo tra Ue e Tunisia è arrivato: è il Memorandum of Understanding, per il controllo delle partenze migratorie.
Uno sprazzo di luce? Quel che si scopre è che l’Unione Europea e i suoi membri affideranno al governo tunisino di Saied un certo quantitativo di denari: “150 milioni di euro a sostegno del bilancio tunisino e 105 milioni per il supporto del controllo alle frontiere“, spiega Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità. “Come sempre si daranno dei soldi europei per far sì che i tunisini, insomma, provino a fermare le partenze. Ovviamente questa cosa ha dei rischi e incontra anche una certa opposizione“. Sì, perché Saied è generalmente accusato di fare troppo muro nei confronti dei centroafricani che cercano di arrivare in Tunisia per poi emigrare.
Il Foglio riportava come il presidente tunisino appoggiasse l’idea della sostituzione etnica tanto attaccata in Europa.
Gli stessi tunisini, racconta Borgonovo, non sembrano essere contenti della situazione: “Questa cosa ha suscitato un po’ di malumori all’interno della popolazione tunisina. Ci sono stati degli scontri fra dei gruppi di residenti“.
Quello che ne ricava l’Italia pare essere una timida ma buona notizia in termini di immigrazione?
Intanto, il prossimo 23 luglio si terrà a Roma una conferenza sui migranti, annuncia la premier Giorgia Meloni, parte della spedizione europea insieme a Mark Rutte, dimissionario primo ministro olandese, e la presidente Ue, Ursula Von der Leyen.
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