L’aeroplano di Enrico Mattei, come sapete, esplode in volo.
Inizialmente provano a chiudere l’inchiesta dicendo che si era trattato semplicemente di un incidente aereo.
Molti anni dopo il giudice Calia riesce a riaprire questa indagine e viene dimostrato che l’aereo fu fatto esplodere con dell’esplosivo che è stato inserito nel carrello del velivolo. All’interno del mio prossimo libro inserirò tutta una serie di documenti ufficiali desecretati della CIA, dove voi potete evincere dalle parole degli apparati di intelligence statunitense il disprezzo enorme che loro nutrivano nei confronti di Enrico Mattei, che stava portando l’Italia ad avere una sorta di indipendenza energetica.
O comunque stava portando l’Italia ad avere dei contratti ottimi con delle superpotenze anche nemiche degli Stati Uniti.
Mattei stava facendo dei contratti con l’Iran, con la Russia: con quelli che erano i nemici storici degli USA.
Ovviamente ci saranno anche le dichiarazioni di Benito Li Vigni, il suo braccio destro, che racconterà nel dettaglio tutte quelle che sono le grandissime cose che Mattei stava facendo per l’Italia e contro gli interessi sia delle sette sorelle del petrolio, soprattutto quelle, ma anche degli apparati statunitensi. Al posto di Mattei diventa presidente dell’Eni tale Eugenio Cefis.
Ora che cosa accade? Da una missiva dei servizi che verrà fuori, si scopre che questo Eugenio Cefis è addirittura l’uomo dietro la P2.
I servizi segreti italiani scrivono in questa missiva che il vero capo della P2 era lui e non Licio Gelli, a cui lui aveva poi passato il testimone. Un personaggio molto controverso che Mattei, proprio alcuni mesi prima di morire, aveva allontanato come vicepresidente proprio perché aveva scoperto dei suoi rapporti troppo stretti con delle compagnie petrolifere che appartenevano alle sette sorelle.
Ma soprattutto per i suoi rapporti anche con i servizi americani.
Quindi Mattei allontana Cefis. Poi muore Mattei e Cefis diventa il presidente dell’Eni. Però che cosa accade?
Ad un certo punto viene pubblicato un libro un libro dal titolo “Questo è Cefis”.
Questo libro è pubblicato in maniera anonima, con un personaggio che usa uno pseudonimo.
E in questo libro vengono mosse delle accuse, anche documentate, sulle responsabilità proprio di Cefis nell’attentato costato la vita a Mattei. Succede che vengono improvvisamente sottratte tutte le copie di questo libro da tutte le librerie, persino dalle biblioteche nazionali che devono custodire una copia di tutti i libri che vengono o pubblicati. Di questo libro scomparirà ogni traccia, però, ovviamente, alcune persone l’avevano ottenuto. Uno di questi è tale giornalista Mauro De Mauro che viene incaricato dal regista Rosi di prendere tutte le informazioni sugli ultimi giorni di vita di Mattei.
Mauro De Mauro comincia ad indagare. E le sue indagini, ovviamente, lo conducono a Cefis, quindi lui dichiara di dover fare delle rivelazioni importanti. Mauro De Mauro viene sequestrato, scompare assolutamente nel nulla.
Non si saprà più nulla di questo giornalista ovviamente legato al caso Mattei.
Pier Paolo Pasolini riesce ad avere questo libro dal titolo “Questo è Cefis” e comincia a lavorare lui stesso ad un nuovo libro: una nuova inchiesta chiamata proprio “Petrolio”.
All’interno di questo “Petrolio” lui inserirà un capitolo: “Lampi sull’Eni”, tutto dedicato a Cefis e alle responsabilità di questo nella morte di Enrico Mattei. Che cosa accadde a Pasolini? Pasolini fu ucciso in maniera assolutamente selvaggia.
Questo capitolo, “Lampi dell’Eni”, scomparirà totalmente dal libro, poi uscito postumo molti anni dopo.
Ma di quel capitolo non si saprà più nulla: assolutamente più nulla.
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