Da scrittori storici come George Orwell e Aldous Huxley sono pervenute a noi delle vere e proprie previsioni su come si sarebbe evoluta la società dell’uomo. Previsioni certamente distopiche, di una potenza inarrivabile e di un significato profondo.
“Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano. Per sempre”, scriveva Orwell nel suo famoso 1984.
L’immagine è quella della repressione delle libertà, dei diritti. Tutte cose che negli ultimi anni hanno esitato a rimanere in equilibrio e stabilità. Ma quello che è veramente interessante, quello che anche il protagonista di 1984, Winston Smith, cercava di capire e comprendere nella maniera più approfondita possibile, sono i metodi, il come di tanti soprusi. Il come si possa influenzare un’intera popolazione ad avere certe tendenze.
La profezia che riportiamo in diretta a Un Giorno Speciale è di Günther Anders, filosofo e scrittore tedesco, è tutta da leggere.
“L’uomo è antiquato”
Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
L’ ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale. Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi. Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario.
Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia.
Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l’emotività o l’istintivo.
Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.
È buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana. E il modello della libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, l’unica paura, che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L’ uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge. Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale, tutto ciò che metterebbe a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato, combattuto.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali.
Ascolta il commento di Alberto Contri e Alessandro Meluzzi a Un Giorno Speciale.