In Italia ci sono 23 milioni di evasori: questo è quello che scrive La Repubblica.
I numeri dell’evasione fiscale a primo impatto sembrano subito molto elevati. Nelle casse dello stato, riporta Repubblica i dati dell’Agenzia delle Entrate, sarebbe evidenziato un buco di 1.153 miliardi di euro. Una somma che però trova traduzione in un numero altrettanto grande.
Ma è in primis lì che va sollevato un forte dubbio. 23 milioni di contribuenti non pagano le tasse? Oppure ci sono grandi evasori?
“Il maggiore evasore ce l’abbiamo in casa: ci porta i pacchetti alla porta tutti i giorni.
Ma le tasse non le paga come le paga il commerciante o l’imprenditore“, sbotta Fabio Duranti.
Dopotutto potrebbe essere piuttosto difficile pensare che più della metà degli italiani siano davvero evasori: stando infatti agli ultimi dati del Dipartimento delle Finanze, sono stati rilevati, nel 2021, 41,5 milioni di contribuenti.
“Vogliono farci sempre sentire in colpa – puntualizza Duranti – prima non ci mettiamo le mascherine, poi inquiniamo, poi che siamo no vax e criminali, ora che non paghiamo le tasse“.
Secondo lo psichiatra Alessandro Meluzzi, i motivi dietro tale presunta colpevolizzazione di massa sta in altri obiettivi.
“La finalità di questo totalitarismo mass mediatico è sempre la stessa: diminuire il grado di libertà esistenziale, produttiva, sociale, comunicativa del ceto medio produttivo, e ricondurre tutto ad una idea di collettivizzazione che, non potendo essere chiamata comunismo, perché non ha niente che lo ricordi, ci porta verso l’idea di un mercantilismo di tipo cinese, nel senso peggiore del termine“.
Ascolta l’intervento integrale a Un Giorno Speciale.