Dovrebbe destare un certo scalpore la notizia di uno dei talenti più cristallini che il calcio moderno abbia mai avuto il piacere di incontrare, appena 31enne, che accetta un biennale da 160 milioni di euro e prepara le valigie per volare a corte dei paperoni Sauditi. Ma perché l’affare Neymar – Al Hilal non ci sorprende più di tanto? Forse perché O Ney ha raccolto in terra brasiliana un’eredità più grande di quella che potesse portare in spalla, fin dalle prime magiche apparizioni al Vila Belmiro l’analogia con Pelé ha cominciato ad insinuarsi nei cuori dei tifosi del Santos.
La consacrazione arriva in maglia Blaugrana, lontano da casa e nonostante la saudage, Neymar forma un trio che di umano ha ben poco al fianco di Messi e Suarez. I numeri e le giocate incantano e fanno sognare tutta Europa prima dell’arrivo di Nasser Al Khelaifi, che bussa alla porta del Barcellona con un contratto che, come rivelava ‘El Mundo’ nell’estate del 2021, costò al Paris Saint Germain una cifra intorno al mezzo miliardo tra ingaggio e costi del cartellino.
A Parigi il ragazzino con la cresta bionda che ha fatto innamorare il popolo brasiliano e ha esportato la sua magia oltreoceano, comincia a palleggiare con il proprio talento a suon di milioni, eclissandosi partita dopo partita e lasciandosi distrarre da tutto quello che non riguarda il campo. Il calcio scivola agli ultimi posti tra le priorità di O Ney e quella luce riflessa negli occhi dei bambini delle Favelas che a piedi nudi calciavano una palla sognando di diventare come Neymar, è diventata fioca ed è destinata a spegnersi per sempre.
Neymar da Silva Santos Junior a 31 anni sceglie l’Al Hilal e noi ci chiediamo come sarebbe stato se i milioni del calcio moderno non avessero sporcato quel talento così puro e genuino che aveva incantato anche gli occhi di un signore chiamato Pelè.