I retroscena sull’addio di Mancini alla Nazionale ▷ “Si era rotto qualcosa da tempo”

Roberto Mancini, tramite una pec recapitata negli uffici di presidenza della FIGC, fa sapere che la sua avventura come tecnico della nazionale italiana è giunta al termine. Trovano così fondamento i rumors che vociferavano di malumori all’interno dello staff nazionale a seguito delle delusioni di cui i tifosi azzurri hanno vivida memoria.
Mancini, in carica dal 2018 come ct della nazionale italiana, si è reso protagonista della storica vittoria ad Euro 2021 e, suo malgrado, della disfatta dell’Italia alle qualificazioni mondiali e in Nations League, Proprio a seguito di queste due grandi delusioni il tecnico azzurro fresco di dimissioni avrebbe cominciato a nutrire una serie di tensioni che lo avrebbero portato a sviluppare un atteggiamento di scontentezza e malcontento nei confronti del suo ruolo.

La notizia dell’abbandono si contorna di vari retroscena svelati dalle maggiori testate giornalistiche italiane. La causa principale del suo addio si attribuisce sicuramente alla valanga di critiche che il tecnico marchigiano ha ricevuto a seguito della disfatta in Nations League e che gli avrebbero causato numerosi “mal di pancia”, al punto da pensare di lasciare già a Giugno. Ma la vera pulce nell’orecchio di Mancini, oltre ad una certa scontentezza nei confronti delle recenti nomine dello staff della nazionale, sarebbe stata una recente offerta da parte dell’Arabia Saudita che lo vorrebbe alla guida della propria nazionale per rilanciare le sorti del calcio arabo a livello internazionale. Gli sceicchi avrebbero avanzato un’offerta di 40 milioni netti a stagione e vorebbero chiudere la trattativa in breve tempo.

L’addio di Mancini è stato un addio tardivo. Dopo la tragedia delle qualificazioni ai mondiali ci aspettavamo che si sarebbero dimessi praticamente tutti, a partire dal presidente Gravina, ma così non è stato. Si era intuito da tempo che ci fossero dei malumori diffusi nell’ambiente e c’era da aspettarselo. Andrà sicuramente ad allenare l’Arabia Saudita e questa cosa dovrebbe destare preoccupazioni per il calcio italiano. Se mancini, che fino a tre giorni fa era l’allenatore della nazionale ed ha già un accordo con gli arabi vuol dire che ciunque, fino alla fine del mercato, può volare in quella direzione, dobbiamo aspettarci di tutto” commenta Luigi Salomone.