Rodello, provincia di Cuneo: il 29 luglio ha luogo nei pressi di un bar del paese un tragico episodio di cronaca.
Il titolare del locale si trova all’esterno, fuori dall’ingresso, quando una macchina si avvicina e, probabilmente a seguito di una provocazione, il barista reagisce colpendo la vettura con un pesante posacenere. Dopo aver frantumato il parabrezza torna dentro per afferrare un secondo oggetto con cui colpire la macchina. Il titolare non fa in tempo, perché l’avversario in automobile lo scaraventa a terra con la propria vettura, travolgendo anche i tavoli, fortunatamente vuoti. L’episodio è riportato sulla stragrande maggioranza dei media.
Tra i primi c’è Repubblica: “Tentato omicidio ad Alba, entra nel bar con l’auto e travolge il barista: <<Sei vaccinato>>“.
Quello che il quotidiano romano, della redazione torinese, evidenzia è una caratteristica in particolare, anzi un virgolettato: “Sei vaccinato”.
Una dichiarazione di cui in realtà non pare esserci troppa certezza: è stata veramente espressa in quell’incontro fatale?
A detta del titolare del locale, il movente era proprio quello. Il fatto risiede su un fatto molto precedente: i due si sarebbero già incontrati in passato. L’automobilista, a piedi, avrebbe preso ad insultarlo perché il rivale ‘era vaccinato’.
Dal canto suo, l’avvocato dell’aggressore in macchina dichiara che “non c’era nessun dissapore pregresso legato alla questione del vaccino anti-covid tra il mio assistito e il titolare“. Le dinamiche dell’incidente verranno comunque analizzate dalle autorità competenti.
Ma il focus, così come si evidenzia nei vari titoli, sembra essere del tutto dedicato ad altro.
Il vero punto, secondo Fabio Duranti, risiede però nel modo in cui l’episodio è stato riportato dai più.
“Due matti, che avrebbero potuto aver litigato per qualsiasi motivo, litigano e quello che viene fuori è ‘sei vaccinato’? Un titolo sconvolgente“.
Anche Open dà manforte alla narrazione contro l’ipotetico delirio sul vaccino: “Il No vax che si scaglia con l’auto contro il barista perché si è vaccinato“, incentrando, anche in questo caso, l’intera vicenda sul movente supposto.
Il commento di Alessandro Meluzzi e Alberto Contri a Un Giorno Speciale.