La notizia che riporta la decisione da parte dell’India di invitare la Russia al G20 ed escludere incredibilmente, a detta di alcuni giornali italiani, l’Ucraina, ha destato scalpore in una parte dell’opinione pubblica che continua a sostenere la fazione di Zelensky all’interno di questo conflitto. La scelta dell’India però è uno dei segni ripetuti e manifesti che una larga parte di potenze mondiali e della stampa cominciano a rivalutare la posizione russa in questa guerra, anche a livello istituzionale come dimostra la scelta in merito alla riunione del G20.
“L’India è il paese che ha adottato le misure più drastiche, era un partner privilegiato degli Stati Uniti per quanto concerne il contenimento della Cina. Facevano parte del quadrilatero di dialogo creato dall’amministrazione di Trump in funzione di contenimento della Cina. L’India ora si colloca in una posizione di neutralità attiva, nel senso che ha cambiato la sua posizione nei confronti della Russia per quanto riguarda i rapporti commerciali” commenta Giacomo Gabellini, saggista e ricercatore geopolitico.
“In tutto il mondo, c’è voglia di risolvere il conflitto. La manifestazione di questo paradigma di pacificazione che si sta diffondendo nel mondo si evince dal fatto che il Medio Oriente, un paese grondante sangue e scossa da decenni di conflitti sanguinosissimi, di recente ha intrapreso un processo di stemperamento delle tensioni mediato dalla Cina“.
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